E ADESSO DOVETE PAGARE

Era necessario l’episodio di violenza per far rispettare le leggi? A Ragusa pare di si. La città di Ragusa, dopo l’inqualificabile atto di violenza subita dall’attivista di Italia dei Valori  Angelo Pulino, sembra quasi diventata una città normale. I muri in cui erano affissi illegalmente i manifesti elettorali adesso sono stati coperti dal Comune, altri ancora sono stati divelti per vergogna dagli stessi candidati. Eppure nonostante tutto c’è chi ancora oggi, fregandosene della legge, continua indisturbato ad essere al di sopra della legge stessa. Impunito.

Non basta togliere di nascosto i manifesti illegali e sentirsi puliti, mostrate regolare ricevuta fiscale di affissione. Oppure chiedete scusa a tutti gli elettori e dite che, non solo siete fuori legge, ma anche evasori perché i vostri manifesti li avete attaccati in nero. Non basta il solito emendamento bipartisan al “milleproroghe” a condonare le vostre ruberie. Si tratta di un furto di denaro e di democrazia ai danni dei cittadini, che si reitera dal 1996 e che ha sottratto ai Comuni oltre 1,2 miliardi di euro in quindici anni, favorendo chi viola le leggi e punendo chi le rispetta. Non basta. La rivoluzione la fanno i cittadini all’interno di uno spazio, seppur angusto e stretto, ma libero: la cabina elettorale. E’ l’unico spazio dov’è possibile cambiare la politica di domani. E’ l’unico spazio dove il cittadino può dare uno schiaffo morale a chi non rispetta le regole. Matita alla mano, facciamogliela pagare.

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