DRAMMA SACRO A VITTORIA

 

Venerdì 6 aprile prende il via il Dramma Sacro di Vittoria. Domenica 8, è la volta della Resurrectio. Le messa in scena dei due testi di Alfonso Ricca è affidata all’attore ragusano Massimo Leggio, riconfermato direttore artistico delle rappresentazioni. Il tema centrale della disputa della sepoltura di Gesù rappresenta la tradizione teatrale del Dramma Sacro, dal 2007 inserito nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, con tutela dell’Unesco. Il patrocinio delle manifestazioni è appannaggio dell’arcipretura parrocchiale della Basilica di San Giovanni Battista di Vittoria, dell’assessorato alla Cultura di Vittoria, della Provincia Regionale di Ragusa. A cedere il testimone a Leggio è stato, lo scorso anno, Gianni Battaglia, che ha firmato per oltre vent’anni la regia della Passione di Cristo della città iblea. Accanto ai versi ottocenteschi di Alfonso Ricca e a quelli contemporanei del poeta vittoriese Emanuele Giudice, per il prologo Leggio propone una selezione tratta dai settantasette monologhi contenuti nel volume “Gesù, figlio dell’uomo” di Kahil Gibran.

Don Vittorio Pirillo, arciprete parroco della Basilica di San Giovanni Battista di Vittoria, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Dramma Sacro, tenuta nella Sala degli Specchi di Palazzo Iacono, sostiene che, “in tutto vive la povertà dell’uomo tranne che nel peccato. Rappresentare sulla scena la sofferenza del Cristo per i credenti vuol dire aprire il cuore a Gesù”. Nell’edizione di quest’anno Leggio vuole sottolineare “l’importanza dell’umanità del Cristo. Ma ciò non può avvenire senza una vera fede. Questo aspetto nella nuova messa in scena viene ulteriormente approfondito. Perché solo assistendo alla morte di un uomo sulla croce si può comprendere la sua intima e umana sofferenza. L’obiettivo non è raggiungere una mera catarsi artistica quanto, piuttosto, un’autentica commozione”. Leggio ha voluto inserire sulla scena “dodici scale, cioè, dodici fardelli. Non si tratta di un semplice tratto distintivo della mia regia. È un omaggio al sogno biblico di Giacobbe, il quale, si narra nelle scritture, sogna una scala che dalla Terra porta al Cielo. Questo aspetto simboleggia l’amore di Dio che scende verso gli uomini e l’amore degli uomini che sale verso Dio”. Il direttore artistico, insieme al lavoro con gli attori rivendica “l’idea di affrontare l’umana sofferenza. Ciascuno di loro ha portato sulla scena il proprio vissuto e la propria fede. Il percorso teatrale ha rappresentato per tutti coloro i quali, a vario titolo, sono stati coinvolti, soltanto un conforto espressivo”. Vittorio Campo, presidente della Congregazione del Santissimo Crocifisso, condivide l’idea di regia di Leggio, con il quale si “congratula pubblicamente”. Giovanni Macca, della Commissione Basilica, il comitato promotore del Dramma Sacro, non nasconde le difficoltà di natura economica dell’edizione di quest’anno. “Tutti gli artisti che partecipano alla Sacra Rappresentazione – afferma –  stanno sostenendo un immenso sacrificio”. Per Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria, “Massimo Leggio trasmette un entusiasmo contagioso. Ben riconoscendo i meriti di Gianni Battaglia, quella di Leggio si conferma una scelta azzeccata. Nonostante i tempi d’incertezza economica occorre mettere in campo tutte le iniziative per rafforzare questa manifestazione di fede e di teatro. Attraverso una serie di strumenti. Uno di questi, non lo nascondo, può essere rappresentato dalla costituzione della Fondazione del Dramma Sacro”. Nicosia poi ringrazia la direzione artistica per la scelta del Municipio quale “sede della conferenza stampa di presentazione”. Massimo Leggio parla anche del concorso riservato agli studenti dell’Istituto Comprensivo San Biagio di Vittoria relativo al premio per la migliore recensione sulla Sacra Rappresentazione. A comporre la giuria del concorso sono stati chiamati: Gianni Battaglia, presidente; Emanuele Giudice e i capiservizio delle pagine ragusane dei tre quotidiani siciliani: Michele Nania, La Sicilia; Concetto Iozzia, Giornale di Sicilia; Antonio Ingallina, Gazzetta del Sud. Il premio per la migliore recensione è costituito, infatti, dalla pubblicazione sulle pagine iblee dei giornali. Il direttore artistico vuole menzionare anche il lavoro relativo al Laboratorio teatrale permanente che è iniziato esattamente un anno fa. Il laboratorio, incentrato su dizione, fonetica ed espressione corporea, coinvolge 25 allievi di ogni età. Leggio, in conclusione, ha presentato gli attori protagonisti del Dramma Sacro 2012: Liliana Stimolo (Maria), Anita Indigeno (Maddalena), Carlo Ferreri (Giovanni), Emanuele Nicosia (Giuda), Giovanni Santangelo (Longino), Alessandro Sparacino (Misandro), Emanuele Puglia (Nizech), Filippo Brazzaventre (Giuseppe), Massimiliano Nicosia (Centurione), Valentina Ferrante (Giovanna), Maria Grazia Pelligra (Anna), Piero Gurrieri (Narratore), Pinuccia Vivera è (Rachele). L’attore-regista interpreta sulla scena Nicodemo. Completano il cast, tecnici e collaboratori già da anni impegnati negli allestimenti: Rosalba Amorelli (scenografie e costumi), Angelo Rizza (coordinatore e direttore di scena), Laura Licitra (collaboratrice ai costumi), Giuseppe Flaccavento (adattamento costumi).

 

 

 

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