Dopo quota rosa, la quota giovani. La proposta a cui si sta lavorando per obbligare la presenza di assessori giovani

Il consigliere comunale di Ragusa, Federico Bennardo, insieme all’on. Martina Ardizzone, sta lavorando instancabilmente per introdurre una riforma legislativa che mira a coinvolgere attivamente i giovani nelle giunte comunali siciliane. Questa iniziativa nasce come risposta alle lacune attuali, emerse durante l’assemblea nazionale dei Comuni italiani a Genova, dove si è evidenziata l’assenza di una normativa che regoli in modo strutturale la presenza dei giovani all’interno delle amministrazioni comunali.

Federico Bennardo sottolinea il problema esistente, spiegando che non esiste attualmente alcuna disposizione normativa che garantisca una rappresentanza strutturale dei giovani nelle istituzioni comunali. Benché la discrezione dei sindaci possa essere sufficiente in teoria, la realtà dimostra che i giovani, una volta concluse le elezioni, spesso vengono trascurati e dimenticati. La Sicilia, purtroppo, è in cima a questa tendenza.

 “Al momento, come più volte denunciato – dice Bennardo – non esiste una norma che preveda la presenza strutturale di giovani nelle amministrazioni comunali. Normalmente questo non sarebbe necessario purché a rispondere alla naturale esigenza, essendo gli elettori di diverse classi generazionali, sia la discrezione dei sindaci. Accade, invece, che i giovani siano accattivanti al momento della composizione delle liste, in previsione degli appuntamenti elettorali, per poi finire nel dimenticatoio ad elezioni compiute”.

Con l’obiettivo di colmare questa lacuna, Bennardo e Ardizzone stanno lavorando su un disegno di legge che modifichi la legge regionale n. 7 del 26 agosto 1992, introducendo una disposizione che renda obbligatoria la presenza giovanile nelle giunte comunali. Il consigliere comunale sottolinea che questa norma non è pensata per essere la conclusione del percorso, ma piuttosto l’inizio di una serie di iniziative volte a garantire una maggiore tutela politica per i giovani.

A condividere queste preoccupazioni è l’on. Martina Ardizzone, la più giovane deputata in Assemblea regionale siciliana. Ardizzone mette in luce la disparità tra le parole e i fatti, evidenziando che, nonostante la retorica politica sull’importanza di coinvolgere i giovani, spesso non vengono loro assegnati ruoli di rilievo e responsabilità quando ne sarebbero meritevoli.

La proposta avanzata da Ardizzone è chiara: partire dai territori, concentrando l’attenzione sui Comuni con una popolazione superiore a 15mila abitanti. La legge proposta prevederebbe una “quota giovani” che obbligherebbe il sindaco a includere nella giunta almeno un membro sotto i 35 anni di età.

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