DOPO LA FIRMA DELLA CONVENZIONE, SI APRE UN’EPOCA NUOVA PER L’UNIVERSITA’

“Esprimo la massima soddisfazione per l’esito positivo con cui si è conclusa, dopo la firma della nuova convenzione, la vertenza tra l’Ateneo catanese e i soci fondatori, il Consorzio universitario ibleo, il Comune di Ragusa e la Provincia regionale. Firma che di fatto salva la Struttura didattica speciale di Ragusa e che quindi la manterrà in vita sino al 2027”. E’ quanto sostiene la dirigente provinciale dell’Udc, Sonia Migliore, che sull’argomento era intervenuta parecchie volte negli ultimi mesi seguendo con attenzione il complesso dipanarsi dell’iter. “Per questo motivo – prosegue Migliore – sento di ringraziare sia il già rettore Antonino Recca sia i deputati regionali Orazio Ragusa e Pippo Digiacomo per la collaborazione silente ma efficace. Un traguardo importante e fondamentale per il futuro socio-economico e culturale del nostro territorio su cui la politica ha puntato e investito decine di milioni di euro, creando un notevole indotto economico. Faccenda non facile, quella dell’Università, se pensiamo che tutto sembrava essere compromesso, anzi lo sarebbe stato se fossimo rimasti fermi sulle posizioni rigide dei soci fondatori nel mantenere quel famigerato ricorso che aveva stroncato ogni tentativo di possibile interlocuzione con il Rettorato. Non è stata una battaglia facile, ma anzi di costante e paziente azione politica, di mediazione e ricucitura tra le parti che ha visto come punto di partenza e assoluta inversione di rotta l’azione importante del ritiro del ricorso: azione in cui ci siamo spesi totalmente nell’interesse della collettività, anche quando l’azione di mediazione e di “pungolo” non solo è servita a procedere ma anche a tenere alta l’attenzione. Azione che è risultata fondamentale anche se spesso strumentalizzata e con ripercussioni personali”. “Adesso – continua Sonia Migliore – si apre una epoca nuova, che se da un lato rasserena gli studenti, le famiglie e i commercianti di Ibla, dall’altro ci impone sin da subito di studiare progetti di largo respiro che possano servire non solo a mantenere la presenza accademica senza mai più cadere in stati di emergenza, ma anche a rilanciare una politica universitaria che possa puntare nel futuro ad un vero polo universitario di eccellenza pure attraverso, perché no, collegamenti con università estere. In tutto questo ritengo sia fondamentale la presenza del Consorzio, seppur rivisto alla luce di una razionale riduzione dei costi che ne preservi le funzioni, che è il ponte diretto e base di garanzia dell’Università ragusana, inteso come organo di studio, di sviluppo e di gestione nonché riferimento primo di assistenza agli studenti e alle loro esigenze a partire dall’attivazione della casa dello studente presso quello splendido palazzo Castillett su cui sono state investite ingenti somme per la riqualificazione”.

 

 

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