Donne, violenza casalinga e pornografia online: emergenza nell’emergenza

Mentre il corona virus Covid 19, in un certo senso, sta facendo riscoprire il valore della Famiglia, una emergenza, sottostimata e poco visibile, sta coinvolgendo loro malgrado migliaia di Donne – ed i loro bambini – proprio nella costrizione della vita casalinga.

Ed è la tragedia della violenza sulle Donne da parte dei loro mariti e compagni.

Oggi, con l’emergenza sanitaria che obbliga la permanenza in casa di interi nuclei familiari, la situazione sta degenerando.

Anche per lo stress della chiusura forzata di attività lavorative, di perdita di lavoro, di situazioni economiche precarie, mariti o compagni violenti stanno creando un mix esplosivo e pericoloso per le Donne, di vera e propria incolumità personale.

Solo pochi giorni fa, la cronaca ha riportato l’assassinio di Lorena Quaranta a Favara per mano del compagno, convinto nella prima dichiarazione che gli avesse trasmesso il covid19, smentito dagli inquirenti, solo una escamotage per l’infermità mentale?

“La violenza sulle donne non si ferma. Anzi: si aggrava” -dice Rossella Fede, responsabile dell’ Associazione ‘Codice Rosso’ di Scicli , e che si occupa di assistenza e supporto alle Donne. “Abbiamo segnali chiari su quanto sta succedendo. E segnali non sono solo quelli, diciamo attivi, ma sono, esempio, anche le poche telefonate che riceviamo dalle nostre assistite: oggi, con i mariti e compagni in casa, hanno paura a telefonare, hanno paura a far capire che stanno cercando aiuto perchè si sentono in pericolo”.

L’Istat, ha numeri impressionanti su questa follia che colpisce le Donne.

Il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subito violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

I nostri servizi di assistenza continuano nonostante l’emergenza sanitaria, sperando che ogni donna prenda la consapevolezza che superando la paura c é la Vita che le aspetta e non quella fatta di paure costanti di violenze verbali, fisiche, economiche ma una vita dignitosa partendo dalla stima verso se stesse e che si può uscire dal tunnel della violenza.

Accanto alla violenza che si scatena contro le Donne, un altro problema serissimo è la pornografia online che sta aumentando.

E’ un altro degli effetti #iorestocasa che, se fondamentale per la lotta al virus, dall’altro sta creando veri e proprie patologie di “pornodipendenza”.

In tantissimi – e lo confermano i dati dei provider internet – stanno navigando su siti porno. E, tra questi, alta è la quota di pedofili alla ricerca di prede da insidiare oggi.

“E’ – dice ancora Rossella Fede – un pericoloso mix di presenza di prede disponibili, i bambini appunto e chi ha tendenze alla pedofilia che oggi si connette con uno stato emotivo e psicologico ancora più disturbato causa questo isolamento e che va alla ricerca di giovani e ingenui bambini e adolescenti”.

“Proprio per questo – conclude la Presidente Fede – chiediamo ai genitori di monitorare costantemente e sena vergogna di mettere in naso nel cellulare dei proprio figli, per non cadere nella rete dei pedofili, dello scambio di fotografie che possono finire con drammatiche situazioni di “revenge porn”, cioè di un ricatto a sfondo sessuale che capita, purtroppo, spessissimo”._

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