Donne che rompono il silenzio contro la violenza di genere. Ecco la storia di Erica

L’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla è stato il palcoscenico di un evento di grande impatto, intitolato “Mai più Artemisia Gentileschi: Dalle Donne per le Donne”. Un’iniziativa che ha messo al centro messaggi forti e inequivocabili contro la violenza di genere, suscitando grande partecipazione e consenso tra la cittadinanza. Quello che rende unico questo evento è il fatto che l’iniziativa è partita da una donna coraggiosa, vittima di violenza.

Il convegno, tenutosi presso l’auditorium, ha visto la partecipazione di psicologi, forze dell’ordine, volontari, avvocati e professionisti che quotidianamente si dedicano ad aiutare donne vittime di violenza fisica e psicologica. Il racconto più toccante della giornata è stato quello di Erica Sciortino, event designer di Comiso e promotrice dell’evento, che ha deciso di dare un volto alla lotta contro la violenza di genere dopo essere stata vittima di un’aggressione alcuni mesi prima. Un atto coraggioso che ha messo in luce l’importanza di reagire e parlare apertamente contro il fenomeno.

L’aggressione subita da Sciortino, che è stata evitata grazie all’intervento tempestivo del marito, ha rappresentato un momento di svolta. La donna ha deciso di non nascondere l’accaduto, ma di affrontare la paura e la vergogna, mettendo in evidenza la difficoltà di molte donne a fare altrettanto. Quante di loro, spaventate o vergognose, scelgono il silenzio? E quante di loro sanno a chi rivolgersi e come riconoscere i segnali precoci di violenza all’interno della propria cerchia familiare o amicale?

Le realtà operanti nel territorio ibleo da anni si sono fatte portavoce di questo problema, impegnandosi a incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e ad avvicinarle alle reti di servizi antiviolenza. La loro missione è offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto. Un esempio è il numero gratuito 1522, un servizio pubblico promosso dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attivo 24 ore su 24 con operatrici specializzate pronte ad accogliere richieste di aiuto e sostegno.

L’evento “Mai più Artemisia Gentileschi” non si è limitato al convegno. Dopo le sessioni informative, l’iniziativa si è spostata a Palazzo Cosentini per una mostra fotografica curata dal noto fotografo Tony Campo, una cena di gala e uno spettacolo di musica dal vivo. Durante la serata è stato assegnato un gioiello messo a disposizione dall’orafo Leonardo Meli attraverso un sorteggio. Il ricavato del biglietto d’ingresso sarà destinato in beneficenza ai centri antiviolenza del territorio.

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