Donare farmaci a chi ne ha bisogno: ecco come. L’iniziativa in provincia di Ragusa

E’ iniziata il 7 febbraio e durerà fino al 13 dello stesso mese la 23esima giornata di Raccolta del Farmaco. Un’iniziativa a carattere nazionale che riguarda anche la provincia di Ragusa. Anzi, quest’anno, in provincia sono aumentate le farmacie e le parafarmacie aderenti, passate da 10 dello scorso anno a 17. Donare un farmaco è molto facile: basta andare in farmacia e pagare un farmaco che potrà essere scelto da una rosa di nomi accuratamente selezionata. Si tratta di farmaci da banco, che non necessitano di prescrizione medica e che possono essere utilizzati tutto l’anno, come antidolorifici, antinfluenzali, pomate, sciroppi, multivitaminici.

DONARE FARMACI: LE FARMACIE ADERENTI IN PROVINCIA DI RAGUSA


Queste le farmacie aderenti: a Scicli, farmacia del popolo, a Pozzallo, Farmacia Scalia, a Vittoria, Farmacia Calì.
A Ragusa: Farmacia Ottaviano, Farmacia Sciveres, Farmacia Ragusa 22, Farmacia Antoci, Farmacia Via Falcone
A Modica: Farmacia Amore, Farmcia del Mulino, Farmamotyca, Farmacia Roccasalva, Farmacia Floridia, Farmacia Traina, Farmacia San Giorgio, Farmacia Montalbano Sgarlata
A Marina di Modica, Farmacia Mediterraneo.

DONAZIONE DI FARMACI: GLI ENTI BENEFICIARI


Importante sottolineare come questi farmacia siano poi destinati a enti beneficiari che agiscono prontamente ed esclusivamente sul territorio. Si tratta di enti che si occupano quotidianamente di nuclei in disagio e persone con gravi difficoltà economiche: nello specifico, hanno aderito all’iniziativa Ass. Salvuccio Agosta, Caritas Diocesana di Noto, Codice Rosso, Piccoli Fratelli, La stele di Rosetta, Centro Socioculturale Ibleo, Caritas diocesana di Ragusa, Lo scontrino sospeso, Associazione Mecca Melchita, protezione civile G. Caruano.

L’IMPORTANZA DEL BANCO FARMACEUTICO


Elisa Salina, referente del Banco Farmaceutico della provincia di Ragusa, che si occupa dell’organizzazione della raccolta, ci spiega: “In questi primi due giorni la raccolta è partita molto bene. E’ importante precisare che la raccolta viene espletata sul territorio e i farmaci vengono affidati a enti che operano tutto l’anno sul territorio provinciale e conoscono molto bene la realtà locale, in modo da avere certezza matematica che le generose donazioni andranno certamente a destinazione”. L’anno scorso sono stati raccolti quasi mille farmaci e quest’anno, dato anche il numero maggiore di farmacie aderenti, ci si aspettano numeri certamente superiori.

E a proposito di farmaci, è interessante sottolineare che i ticket più alti d’Italia per i farmaci si pagano in Sicilia. Una confezione di antibiotico che nell’Isola, dietro prescrizione, costa fino a 4,50 euro, è invece gratis per un emiliano, un friulano o un piemontese. E non perché il prezzo sia diverso alla fonte, ma perché la quota fissa richiesta dalla Regione fa lievitare il costo alla cassa. Una beffa per i siciliani che hanno il reddito medio pro- capite più basso del Paese dopo quello della Calabria: 18.200 euro l’anno contro i 44mila del Trentino.

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