Domani al Duomo di Ragusa la celebrazione della solennità liturgica di San Giorgio martire presieduta dal vescovo Cuttitta

Domani, giovedì 23 aprile, è il giorno in cui si celebra la solennità liturgica di San Giorgio martire, patrono di Ragusa. Un momento molto atteso da fedeli e devoti che, però, quest’anno, a causa della pandemia, sarà necessariamente vissuto con modalità completamente differenti.

Il comitato organizzatore della festa si è comunque adoperato per promuovere un programma minimo, senza la presenza dei fedeli. In pratica, alle 9,30, alle 12 e alle 17,30 le campane del Duomo annunceranno il giorno di festa. Alle 17,30 ci sarà la recita del Rosario mentre alle 18 è in programma la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, alla presenza del sindaco, Peppe Cassì. La celebrazione si terrà a porte chiuse e senza concorso di popolo. Sarà però possibile seguirla su Video Mediterraneo (Canele 11-511) e su Teleiblea (Canale 110) del digitale terrestre e nei seguenti canali social: Chiesa Madre San Giorgio e San Giorgio martire patrono di Ragusa per quanto riguarda Facebook; San Giorgio Ragusa per quanto riguarda YouTube.

“Sappiamo già che necessariamente – dice il parroco del Duomo, don Pietro Floridia – dovrà mancare il gioioso afflusso del popolo col suo tradizionale tripudio che lo caratterizza ma, sono certo, la devozione al santo non registrerà alcuna flessione. Anzi, la preghiera sarà più intensa e fervorosa. Il cristiano è un uomo ottimista e sa che la storia è condotta da Gesù Cristo, Colui che ha vinto la morte, per cui, aprendoci sempre più alla speranza cristiana, siamo certi che per la grazia e la potenza del Signore Risorto passerà questo brutto momento e “tutto andrà bene”, come disse lo Stesso alla beata Giuliana da Norwich.

Il venerato simulacro di San Giorgio a cavallo nell’atto di uccidere il drago ci ricorda che Gesù Cristo, vincendo definitivamente sul maligno e su tutti i mali, ha partecipato questa vittoria a lui e a tutti i battezzati, quindi anche a noi. Pandemie di questo genere l’hanno vissuta anche i nostri padri e le hanno superate. San Giorgio, che ha ascoltato allora le loro suppliche e preghiere, presenti ora le nostre al Trono dell’Altissimo perché liberi noi e Ragusa dall’attuale pandemia e ci ottenga presto un futuro pieno di grazia, di salute e prosperità”.

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