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DOMANI A VITTORIA AL TEATRO COMUNALE APERTURA ALLA GRANDE
08 Gen 2011 18:16
Per la stagione teatrale 2011, Lunedì 10 gennaio al Teatro comunale sarà di scena “Shylock il Mercante di Venezia in prova” di Roberto Andò e Moni Ovadia, tratto da William Shakespeare, per la regia di Roberto Andò e di Moni Ovadia. Interpreti: Moni Ovadia e Shel Shapiro e con Ruggero Cara, Lee Colbert, Roman Siwulak, Maksim Shamkov, Federica Vincenti.
Dopo “Le storie del signor Keuner” di Brecht, Roberto Andò e Moni Ovadia tornano a collaborare per un nuovo spettacolo scritto e diretto a quattro mani, ispirato al Mercante di Venezia di Shakespeare, che si inserisce nel solco di quel teatro musicale su cui Moni Ovadia ha da sempre incentrato la propria ricerca espressiva, fondendo l’esperienza di attore e di musicista.
In scena, nel ruolo di Shylock, Shel Shapiro. Pioniere della musica rock in Europa e uno dei padri della canzone italiana a partire dagli anni Sessanta, il leader dei The Rokes, ha proseguito la sua carriera come autore arrangiatore e produttore per approdare negli ultimi anni sulle scene teatrali con il recital “Sarà una bella società” su testi di Edmondo Berselli.
La trama: in una sorta di hangar, che potrebbe essere un mattatoio o un teatro, un regista attende di incontrare un misterioso uomo di affari che l’ha ingaggiato per proporgli di mettere in scena un testo che ha lungamente e vanamente inseguito, Il Mercante di Venezia, di William Shakespeare.
Dopo aver scambiato poche battute con alcuni giornalisti, curiosi di conoscere le ragioni per cui ha accettato un simile ingaggio da un personaggio chiacchieratissimo, il regista inizia a dialogare con il suo “mercante” e, via via che i due discorrono, si dipana la storia dell’ebreo Shylock, un ricco usuraio che nella Venezia cinquecentesca fa affari prestando denaro, disprezzato dai cristiani da lui odiati a sua volta, in particolare Antonio, che lo insulta e lo umilia accordando prestiti gratuitamente.
Sarà però proprio Antonio, per aiutare l’amico Bassanio, a cui servono soldi per poter corteggiare la ricca ereditiera Porzia, che dovrà chiedere un prestito a Shylock, il quale glielo accorderà, pretendendo in cambio, in caso di mancato pagamento, una libbra della carne di Antonio.
In un moderno gioco delle parti meta-teatrale, il regista, che vorrebbe cambiare il finale del testo shakespeariano, restituendo a Shylock la libbra di carne che gli è stata negata cinquecento anni fa, e l’Impresario, che vorrebbe ottenere la sua personale libbra appropriandosi del cuore di un artista, si confrontano e si fronteggiano, vestendo ciascuno alternativamente ora i panni di Shylock ora quelli di Antonio.
Attraverso la vicenda del Mercante di Venezia, i due protagonisti, affiancati da musicisti, attori che entrano ed escono dal proprio personaggio, e da una seducente e provocante Porzia, daranno il via a riflessioni sull’antisemitismo e sulla storia, sul denaro e sul teatro, sul concetto stesso di arte, con suggestioni che spaziano dalla cultura ebraica a quella pop, grazie anche a un variegato repertorio di canzoni eseguite dalla Moni Ovadia Stage Orchestra. (m.s.)
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