Disabilità: in vacanza a Ragusa ma che fatica. Lettere in redazione


Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell'avvocato Antonella Bosco, disabile, ospite in vacanza in provincia di Ragusa. Manifesta parecchie difficoltà anche rispetto alle strutture turistiche in cui alloggiare. Ecco il testo integrale.

"Sono una donna di 65 anni paraplegica da circa 50 e, quindi, costretta all'uso di sedia a ruote. Ho recentemente organizzato una mia vacanza in Sicilia per venire a vedere le bellezze dell'area sud orientale e, quindi, anche quelle di codesta Città.

Purtroppo ho constatato che ci sono enormi difficoltà nel reperire strutture alberghiere che siano conformi alla normativa vigente; in particolare segnalo che non esiste un censimento con l'indicazione delle strutture accessibili cosicchè, effettuando la ricerca attraverso il collegamento al sito internet di BOOKING, si rinvengono complessivamente nella città di Ragusa n. 251 strutture ricettive; sennonchè, inserendo tra i filtri l'esigenza di strutture attrezzate per disabili e conformi alle disposizioni precisate in oggetto, risultano disponibili soltanto numero 3 strutture che sembrano soddisfare i requisiti previsti dal D.M. 236/1989.

Ma la cosa ancora più sconcertante è che andando a verificare l'adeguatezza di quelle pochissime strutture asseritamente attrezzate, emerge che nemmeno queste sono integralmente conformi alla normativa vigente.

In proposito segnalo che il Dm 236/1989, all'articolo 8 contiene precise "specifiche funzionali e prestazionali" e, all'art 5.3. ("Strutture ricettive") dispone:

“Ogni struttura ricettiva (alberghi, pensioni, villaggi turistici, campeggi, ecc.) deve avere tutte le parti e servizi comuni ed un determinato numero di stanze accessibili anche a persone con ridotta o impedita capacità motoria. Tali stanze devono avere arredi, servizi, percorsi e spazi di manovra che consentano l'uso agevole anche da parte di persone su sedia a ruote.

Qualora le stanze non dispongano dei servizi igienici, deve essere accessibile sullo stesso piano, nelle vicinanze della stanza, almeno un servizio igienico.

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Il numero di stanze accessibili in ogni struttura ricettiva deve essere di almeno due fino a 40 o frazione di 40, aumentato di altre due ogni 40 stanze o frazione di 40 in più.

In tutte le stanze è opportuno prevedere un apparecchio per la segnalazione, sonora e luminosa, di allarme.

La ubicazione delle stanze accessibili deve essere preferibilmente nei piani bassi dell'immobile e comunque nelle vicinanze di un "luogo sicuro statico" o di una via di esodo accessibile.

Per i villaggi turistici e campeggi, oltre ai servizi ed alle attrezzature comuni, devono essere accessibili almeno il 5% delle superfici destinate alle unità di soggiorno temporaneo con un minimo assoluto di due unità.

Per consentire la visitabilità nelle strutture ricettive si devono rispettare le prescrizioni di cui ai punti 4.1, 4.2 e 4.3, atte a garantire il soddisfacimento dei suddetti requisiti specifici.”

Ritengo che dal 1989 ad oggi siano state realizzate e ristrutturate nella città di Ragusa numerose strutture ricettive cosicché è evidente che i tecnici comunali che nel corso degli anni avrebbero dovuto verificare il rispetto della normativa non hanno svolto adeguatamente il loro compito ed hanno omesso un atto del loro ufficio.

Indirizzo quindi la presente per invitare tutti i destinatari della presente a diramare precise istruzioni perché i tecnici di codesto Comune, in occasione di ogni progettazione di nuova costruzione o ristrutturazione di strutture ricettive, vogliano VIGILARE ATTENTAMENTE sul rispetto puntuale della normativa poichè spesso risultano essenziali per un disabile quelli che potrebbero essere considerati dettagli da un normodotato cosicchè è indispensabile l'applicazione precisa delle disposizioni vigenti.

Ed infatti molte strutture – in conseguenza della approssimazione con la quale i professionisti progettano, fanno eseguire e verificano la conformità dell'opera alla normativa – sono anche convinte di essersi conformate alla normativa nel mentre hanno camere e, soprattutto, bagni carenti di elementi essenziali previsti dalla normativa e necessari per consentire la fruibilità da parte di disabili in condizioni di sicurezza.

Nel contempo sarebbe molto utile che codesta Amministrazione potesse effettuare un censimento da mettere pubblicamente a disposizione dell'utenza disabile e delle agenzie di viaggi per verificare quali e quante strutture sono effettivamente disponibili nel territorio di codesto Comune.

Segnalo inoltre la necessità che tutte le opere pubbliche (marciapiedi, edifici, ecc…) e/o di uso pubblico, siano realizzate in conformità a quanto previsto dal DPR 503/1996 e che, anche in questo caso, le relative disposizioni vengano applicate con scrupolo ed attenzione poiché uno scivolo di un marciapiede con una pendenza superiore a quella prevista dalla citata norma o che non sia complanare al fondo stradale ma presenti un dente soddisfa l'occhio di chi non deve utilizzarlo, ma diventa addirittura un pericolo per il disabile che voglia avvalersene; analogamente i servizi igienici ubicati nelle strutture pubbliche o di uso pubblico devono essere dotate di tutti i requisiti previsti, poiché altrimenti non risultano fruibili in condizioni di sicurezza.

Auspico che l'invito formulato con la presente venga accolto poiché una terra tanto affascinante ed accogliente come la Sicilia non diventi respingente per una categoria di persone come i disabili che, peraltro, viaggiano sempre più frequentemente e costituiscono anche una interessante fetta del mercato turistico.

Ringraziando per l'attenzione, porgo distinti saluti".

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