Dipendenze patologiche e digitali, Ragusa sperimenta il nuovo modello di rete integrata

Si è tenuto la settimana scorsa, presso la Direzione generale dell’ASP di Ragusa, il primo incontro operativo dell’articolazione territoriale della RReDD – Rete Regionale e Diffusa sulle Dipendenze, istituita con delibera n. 1018 del 25 maggio 2025 in attuazione dell’art. 6 della Legge regionale 26/2024.

Il progetto rappresenta un passo fondamentale nel contrasto alle dipendenze, ponendo l’accento sulla collaborazione tra servizi pubblici, privati accreditati e cittadinanza attiva. L’obiettivo della Rete è chiaro: migliorare il monitoraggio, potenziare la comunicazione tra i vari soggetti coinvolti, favorire lo scambio di buone pratiche e promuovere una gestione partecipata e multidisciplinare del fenomeno delle dipendenze.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti dei Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta, dell’Ordine dei Biologi, istituzioni scolastiche e del Terzo settore, con la condivisione della necessità di ampliare ulteriormente la composizione del Tavolo, includendo Forze dell’Ordine, Consulte e realtà civiche presenti nei vari Comuni del territorio.

Il coordinatore della nuova Rete, Giuseppe Mustile, Direttore della U.O.C. Dipendenze Patologiche dell’ASP di Ragusa, insieme al Direttore amministrativo Massimo Cicero, ha sottolineato l’importanza di raccogliere sistematicamente le istanze del territorio e di portarle al Tavolo regionale, contribuendo alla definizione di strategie operative condivise e di percorsi mirati di prevenzione e cura.

La Rete territoriale non si concentrerà solo sulle sostanze stupefacenti, ma affronterà anche problematiche emergenti quali gioco d’azzardo patologico, dipendenze comportamentali e digitali, uso problematico degli smartphone, offrendo un modello integrato e multidisciplinare per rispondere efficacemente a tutte le forme di dipendenza presenti sul territorio ibleo.

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