DIFENDERE IL PRESTIGIO DELLE ISTITUZIONI

La nuova marcia ingranata dal PD sta cominciando a dare i primi frutti, si è messo in moto il meccanismo delle riforme dopo anni di stagnazione, ma soprattutto i partiti dell’antipolitica stanno cominciando a temere il depotenziamento dei loro argomenti e le reazioni cominciano a diventare scomposte: la Lega si rivolge all’estrema destra xenofoba e il M5S cerca di camuffare sotto l’inasprimento dei metodi di opposizione il senso di sconfitta derivante dall’essersi autoescluso dal processo riformatore.

 

Il M5S ha veramente sbroccato: fanno ostruzionismo su un decreto legge (opinabile come tutti i provvedimenti), ma presentato da loro in modo distorto e mistificato, impedisce il normale svolgimento dei lavori di una commissione parlamentare, mette in stato di accusa il Presidente Napolitano, un “cittadino” si lascia andare ad insulti sessisti indicibili contro le deputate del PD, un altro insulta il capo dello Stato …

 

La concomitanza temporale e la concentricità dell’attacco incentrato tutto nei confronti del centrosinistra (!) non lascia nessun dubbio sul fatto che la causa vera dello stato di agitazione di questo movimento è il timore che una stagione di riforme possa invertire la tendenza di rifiuto della politica, riconfermando, per chi ancora non ci credesse, che l’unica vera modalità politica che questi adottano è quella del “tanto peggio tanto meglio”.

Noi vogliamo fortemente riformare la politica, altri semplicemente la vogliono distruggere!

Per questo è nostro dovere reagire, perché noi pensiamo che il problema dell’Italia è la scarsa incisività della politica che troppo spesso cede il passo al potere economico; quale futuro avremmo e soprattutto quale futuro avrebbero le fasce più deboli della società in un sistema in cui della politica restano solo le macerie?

Per questo siamo d’accordo a non tollerare più nelle istituzioni degli atti anti-istituzionali, per questo riteniamo che abbiano fatto bene le deputate PD a querelare il “cittadino” De Rosa, così come bene ha fatto la Procura a inquisire il “cittadino” Sorial per vilipendio.

Il prestigio delle istituzioni è un elemento essenziale della democrazia e va difeso principalmente da chi le svilisce con l’immoralità dei comportamenti, ma anche da chi le banalizza con la volgarità.

Si può anche comprendere l’inesperienza, e a volte considerarla pure un valore, ma la volgarità e la maleducazione non può avere scusanti!                                            

                                    

 

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