DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI POZZALLO LUIGI AMMATUNA

Le problematiche del Corpo di Polizia Municipale di Pozzallo verranno affrontate in un incontro che il sottoscritto chiederà al Prefetto di Ragusa non appena sarà predisposta la documentazione che sto raccogliendo in questi giorni presso i vari uffici del Comune.

Registriamo da tempo che c’è qualcosa che non va nell’organizzazione e nei rapporti interni tra le varie componenti del Corpo di P.M. C’è qualcuno che non fa il proprio dovere e questo urta con la necessità ed il desiderio di questa Amministrazione di dare alla Città servizi adeguati .

Sono questi i concetti espressi nel corso del mio intervento al convegno sulla legalità tenutosi a Ragusa Venerdì scorso. Intervento dal quale sono state estrapolate delle frasi che non coincidono esattamente con il mio pensiero.

Insieme a dipendenti che lavorano con impegno, infatti, ce ne sono altri che non sono persone per bene; non nel senso che commettono illeciti, ma nel senso che non rispettano l’obbligo di diligenza nei confronti dell’Ente e di collaborazione con l’Amministrazione. Nel senso che si applicano di più a predisporre denunce e diffide di tutti i tipi, che a lavorare.

Molti settori del Comune non riescono a concretizzare gli indirizzi politici degli Assessori e del sottoscritto e questo è uno degli argomenti sui quali si sta appuntando l’attenzione dell’Amministrazione. In più, la polizia Municipale soffre di una situazione di aspra conflittualità tra le sue componenti. Una situazione alla quale si era pensato di trovare un rimedio con l’applicazione di un Comandante  esterno senza esservi riusciti. 

E’ venuta l’ora di mettere ordine; è necessario un Comandante che sia consapevole del suo ruolo ed un corpo di polizia operativo e attivo.  Il problema principale, tuttavia, sta nel fatto che i problemi di bilancio non ci inducono a coltivare ulteriori soluzioni esterne, mentre all’interno del personale in servizio è difficile trovare soluzioni capaci di coniugare caratteristiche personali, titoli adeguati e capacità di mediazione nei conflitti esistenti.

Di questa situazione, quindi,  voglio parlare col Prefetto per trovare qualche soluzione. Non voglio fare nessuna guerra né ai dipendenti né ai vigili urbani. Voglio solo che ognuno faccia il proprio dovere e si impegni fino in fondo per dare servizi alla città.

Se non sarà possibile individuare soluzioni accettabili, come purtroppo mi sembra in questa fase, chiederemo che lo Stato, attraverso  il Prefetto, ci dia una mano per risolvere questo grave problema.                                                              

 

In aggiunta al comunicato stampa odierno si precisa che il riferimento alle frasi estrapolate da alcuni organi di stampa del discorso tenuto al convegno sulla legalità di Ragusa, riguarda non tanto la veridicità dei resoconti giornalistici, quanto la mia volontà di esternare un pensiero che forse, nella foga dell’esposizione, ho trasmesso all’uditorio in modo errato. Confermo pertanto che, lungi dal voler mettere in dubbio i resoconti giornalistici,  il mio riferimento era ad alcune persone che non svolgono con impegno il loro lavoro e creano difficoltà organizzative nel settore interessato.

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