Walter Morale, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa, è stato eletto Presidente della Sezione Interregionale Campano-Siciliana della Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta al termine di una consultazione elettorale online che ha coinvolto tutti i nefrologi delle due regioni, confermando la fiducia della comunità scientifica […]
DENUNCIATA LA DITTA PUCCIA DI MODICA
11 Lug 2015 07:32
“L’ impresa ecologica di Puccia Giorgio, che da 7 anni gestisce in ordinanza sindacale il servizio di igiene ambientale in tutto il territorio comunale di Modica, continua a vessare soltanto i lavoratori iscritti alla CGIL”.
Inizia così la denuncia destinata alla Procura della Repubblica, scritta dalla Cgil di Ragusa, nella persona del Segretario Provinciale Giovanni Lattuca, riguardante le condizioni lavorative degli operatori della Ditta Puccia.
“Ieri” – continua la Cgil – “un altro nostro iscritto, rientrato da poco dalla malattia (lunedì 6 luglio) perché operato ad una spalla, non è stato fatto accompagnare apposta nella zona di spazzamento di sua pertinenza, ma gli è stato imposto di utilizzare la propria autovettura. Il lavoratore, giustamente, si è opposto a questa imposizione impartita dall’azienda, uno, perché il datore di lavoro ha il dovere di dotare di mezzi o fare accompagnare i lavoratori sul posto di lavoro; due, perché il lavoratore non è in dovere di usare la sua automobile per motivi di sicurezza e d’igiene (non può mettere scopa e paletta in quanto nella sua automobile ci salgono i suoi familiari, bambini inclusi)”.
“Licenziamenti a raffica, l’ultimo consumato il 30 di maggio c..a; lavoratori sospesi per decine e decine di giornate dal lavoro e dalla retribuzione; Lavoratori costretti a togliere le erbacce con le mani; a distanza di un anno visite mediche e vaccini non effettuate a tutti i lavoratori; mancato completamento della fornitura degli indumenti capo estivo, ecc, ecc”.
“La pazienza e la sopportazione hanno un limite e pertanto ci rivolgiamo per l’ennesima volta alle autorità competenti affinché facciano immediatamente cessare questo stato di malessere che sta causando ai lavoratori e alle loro famiglie grossissimi problemi”.
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