Decine di alunni in classe al freddo. Accade nella civilissima Modica. Più che risibile la soluzione

Con l’arrivo del prevedibile, permetteteci di dire, gran freddo, dopo le temperature primaverili delle settimane scorse, torna di grande grande attualità il problema del riscaldamento di  moltissime aule delle scuole della città a Modica. Tranne in alcune rari casi come ad esempio alla scuola Carlo Amore di Frigintini, dove nelle classi sono installati  riscaldamenti a pompa di calore, in moltissime  tante altre, vedi ad esempio la De Amicis di Modica Alta o al Piano Gesù sempre nella parte alta della città, la situazione è abbastanza grave e gli alunni sono costretti ad affrontare le ore di lezione rimanendo coi loro giubbotti, cappellini e anche in alcuni casi guanti.

Secondo quello che abbiamo appreso, il problema da palazzo San Domenico lo addebitano alla ditta che ha in appalto la manutenzione dei sistemi di riscaldamento delle scuole e che non avrebbe provveduto per tempo. Che poi ci chiediamo perché la posizione organizzativa competente,  ed ancor prima, il commissario straordinario, non abbiamo vigilato a sufficienza per scongiurare questa, prevedibilissima, incresciosa situazione. Morale della favola, ad oggi la soluzione che si è tentata di mettere in campo, è risultata peggiore del problema. Si è fatto ricorso a stufette elettriche energivore e per di più, pericolose per gli alunni, non essendo elettrodomestici adatti ad un uso professionale ed in un contesto pubblico. Inoltre, non avendo le scuole forniture elettriche di potenza industriale, non si riesce ad alimentarle tutte con il risultato di rimanere anche al buio. Una situazione che ha dell’assurdo considerato che non era imprevedibile od eccezionale ed che è il solo frutto della inerzia ed irresponsabilità di Palazzo San Domenico. Sui social infuria la polemica ed i genitori stanno già valutando di organizzarsi per protestare, ma intanto le previsioni meteo non depongono a favore ed i piccoli alunni dovranno restare coperti per poter continuare a rimanere in classe.

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