Fuori dalla piscina i ragazzi migranti! E non è razzismo?

Se non è razzismo cosa? Accade, nel 2017, che una signora chieda che i minori migranti che si trovano all’interno di una piscina privata debbano uscire perché non possono contemporaneamente fare il bagno insieme ai propri figli e ad altri bambini italiani. NOn solo lo chiede, ma lo pretende dai gestori della piscina che dovrebbe indicare, secondo il pensiero della signora, i giorni in cui riservare la struttura ai giovani migranti così da potersi regolare. Una vicenda paradossale, che è avvenuta a Ramacca, in provincia di Catania, ma che la dice lunga su quanto il razzismo strisciante utilizzato in tv e sui social spesso solo per motivi politici, possa portare a drammatiche esperienze come queste. Alla fine della storia la signora, praticamente bersagliata sui social, ha chiesto scusa e ha compreso di essere stata eccessiva nelle sue richieste, ma di certo il brutto episodio ha causato polemiche e lasciato l’amaro in bocca soprattutto a degli innocenti ragazzini, ospiti di una comunità per minori non accompagnati, la cui unica colpa è quella di avere la pelle di colore nero.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it