DAL PRIMO GENNAIO SARANNO DIMISSIONI A CATENA?

L’assemblea regionale siciliana, regala un fine anno certamente più sereno ai 750 precari, dipendenti storici della Regione, tra cui quelli della centrale operativa della Protezione civile. Ma non solo, insieme a loro, a rischio “licenziamento” anche i dipendenti dell’Arra, quelli dell’Assessorato territorio e ambiente, i precari dei consorzi di bonifica, oltre ad alcune categorie residuali come quella dei dipendenti dei consorzi irrigui, a  una ventina di dipendenti regionali dislocati nei comuni per occuparsi del contrasto delle emergenze sismiche e idrogeologiche. Boccia invece la proposta del capogruppo del PDL Innocenzo Leontini. il decreto cosiddetto Salvaparenti. L’emendamento che non prevedeva la cancellazione dell’incompatibilità ma la rimandava di un anno, per 34 deputati va applicata , per 26 occorreva intervenire (ci chiediamo dove erano il resto dei 90 deputati ma non è dato sapere)mentre per il promotore del decreto,” andava inserita a monte, nella legge elettorale, una norma sui tempi di applicazione. Nella frenesia non è stato fatto ma si doveva evitare che le regole fossero cambiate in corso d’opera, con questa proroga si sarebbero evitati ricorsi a valanga che quasi certamente bloccheranno gli enti locali”.

Le ripercussioni di questa norma, in provincia li vedremo a breve in fatti oltre a essere interessata la provincia regionale di Ragusa anche i comuni di Vittoria e Santa Croce Camerina subiranno una piccola rivoluzione Vedremo se per quanto riguarda Viale del Fante sarà il presidente Antoci a ritirare le deleghe ai due assessori che hanno parenti in Consiglio e vedremo anche il metodo che adotteranno i sindaci delle città interessate.

 

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