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Da oggi cambia la tv in Sicilia. Ecco le tv ragusane che restano e quelle che si trasferiscono sul web
29 Apr 2022 07:45
E’ arrivata l’ora X per le emittenti televisive siciliane. L’ora dello swich-off. Entro le ore 10 di questo venerdì 29 aprile dovranno spegnere i trasmettitori per passare dal digitale terrestre al digitale terrestre 2. Purtroppo non tutti potranno fare questo passaggio. Ben 80 emittenti siciliane sono rimaste fuori e dovranno dunque o chiudere definitivamente o ridurre gli organici e tentare la difficile via di internet con lo streaming. Ad aver superato la selezione del bando ministeriale sono state 55 emittenti siciliane, piccole, locali, ma anche regionali. E da questo venerdì si cambia.
Cambiamenti anche per i telespettatori che dovranno risintonizzare il proprio televisore e probabilmente dovranno farlo più volte perché questa fase di transizione inizia oggi e termina la prossima settimana. Sarà la Raiway a veicolare tutti i segnalati delle emittenti televisive siciliane che vengono “sfoltite”, anche in barba all’articolo 21 della Costituzione, per cedere le frequenze alla telefonia mobile al 5G.
Cosa cambia per le emittenti della provincia di Ragusa? Ne abbiamo parlato con i vertici delle varie emittenti iblee a partire da TeleIblea, la prima tv d’Italia a rompere il monopolio della Rai, finora al canale 110 e da oggi in poi “trasferita” per legge al canale 178. Ma abbiamo chiesto opinioni e progetti anche a Video Mediterraneo, che passa dall’11 al 17 e a Video Regione che passa dal 16 al 14. Non proseguirà via etere la tv modicana Canale 74 (ex Videouno) che però trasmetterà alcune parti del proprio palinsesto informativo sui canali di ReteChiara. Stessa cosa per più giovane tv InSicilia. Non ci sarà via etere nemmeno PrimaTv-FreeTv di Comiso.
TELEIBLEA
Iniziamo con Mario Papa, direttore e rappresentante della società editoriale di Teleiblea. “Ieri sera abbiamo fatto il nostro ultimo telegiornale sul canale 110. Da oggi passiamo sul 178 e la cosa forse più incredibili, visti i tempi, è che ci siamo ancora, Teleiblea c’è – spiega il direttore Papa – Ci vedremo da Ragusa fino a Palermo e nel resto della Sicilia ad esclusione di Siracusa, Catania e Messina. Certo, dovremo vedere adesso come Raiway veicolerà il nostro segnale. In alcune zone della città di Ragusa e della provincia sembra che temporaneamente non ci sarà una copertura ottimale ma speriamo che presto si possa migliorare. E’ una data storica comunque, si va in alta definizione e guardiamo a questo cambiamento come una sfida. Ci occuperemo più di temi regionali, molto commento, politica, turismo, sociale. Faremo anche la cronaca. E’ comunque un investimento molto importante dal punto di vista economico perché per trasmettere le emittenti devono pagare Raiway e dunque lancio anche un appello agli imprenditori, a sostenerci. Noi ci siamo, ma naturalmente trovo sbagliato aver chiuso 80 emittenti siciliane”.
VIDEO MEDITERRANEO
Di nuova sfida parlano a chiare lettere anche i vertici di Video Mediterraneo che sono già da tempo un’emittente a carattere regionale, ma che con il nuovo passaggio, copriranno ancora di più tutta la Sicilia, comprese le isole anche più piccole sempre transitati da Raiway. “E’ uno sforzo maggiore per tutti noi della redazione – spiega il direttore di Video Mediterraneo, Katiuscia Carpentieri – perché saremo chiamati a coprire ancora di più di quanto facciamo le notizie regionali. Il nostro è già un telegiornale regionale ma lo sarà ancor di più senza naturalmente dimenticare l’area in cui siamo nati storicamente. Ma punteremo sulla qualità dell’informazione”.
Si guarda anche al nuovo palinsesto con nuovi programmi e nuovi investimenti, come conferma il direttore di rete Daniele Cilia che intanto si gode i recenti dati auditel che hanno fatto di Video Mediterraneo, dopo Antenna Sicilia, la seconda emittente televisiva con più ascolti: “Risultati da cui ripartiamo guardando a questa innovazione ma puntando molto sul palinsesto con una serie di programmi e di collaborazione, cito ad esempio quella con Massimo Giletti, in affiancamento all’informazione che è un nostro fiore all’occhiello. Adesso saremo davvero regionali e dunque ciò significa maggiore impegno ma anche nuovi investimenti, ad esempio stiamo lavorando al virtual set con scenografie virtuali e attrezzature tecniche speciali, una nuova regia mobile e con una trasmissione in full hd, tecnica che ci ha visto finora unica emittente siciliana trasmettere in alta definizione”.
VIDEO REGIONE
In casa Video Regione si parla pure di nuovi investimenti tecnologici per affrontare questo cambiamento. “E’ una sfida che arriva con l’orgoglio di una crescita nel telecomando visto che passiamo dal 16 al 14 – spiega il direttore di Vr, Salvatore Cannata – e questo dà il senso compiuto del lavoro che stiamo facendo e dello sforzo editoriale che è stato messo in campo. Un premio a chi continua a credere nell’emittenza tv e a fare sacrifici per portarla avanti. Sono particolarmente felice e orgoglioso e per Video Regione è una nuova sfida”. E lo conferma anche l’amministratore unico di Tele Radio Regione, Marco Raddini: “Trovo molto interessante che tutte le emittenti regionali, soprattutto quelle che sono nella prima fascia numerica dal 10 al 19, avranno tutti la stessa modalità di distribuzione e qualità sul territorio. La sfida sarà dunque il palinsesto e anche noi ci stiamo attrezzando per migliorarlo ancor di più. In questo contesto va sottolineato lo sforzo di sostenere l’emittenza locale dal punto di vista economico perché in questi anni, anche a causa del covid e della contestuale crisi economica, si sono avute forte contrazioni. Adesso si cerca di risalire la china e sarà importante il ruolo che le emittenti locali e regionali avranno dal punto di vista socio-economico da qui ai prossimi 10 anni sui propri territori. Parlo, in buona sostanza, del valore dell’informazione locale. E noi cercheremo di essere al passo con i tempi anche approfittando del miglioramento della qualità della trasmissione di cui spero ne gioveranno anche i telespettatori”.
CANALE 74
Non ci sarà più via etere Canale 74 anche se, come detto, su Rete Chiara passeranno alcune parti della propria programmazione. Ma Canale 74 punterà tutto sul web approfondendo un percorso finora solo in parte avviato. Adesso quel percorso sarà sviluppato e diventerà albero maestro, come conferma il direttore Luca Bonina:: “Io penso che anzi passare online rappresenti una grande opportunità. E’ una cosa in parte avviata già in passato ma adesso andremo a concentrarci proprio su questo aspetto, raggiungendo più direttamente i nostri telespettatori e con immediatezza, con streaming, dirette, notizie subito battute anche attraverso i canali social. Insomma per informarsi su Canale 74 non bisognerà per forza attendere il tradizionale orario del telegiornale perché adesso comanderanno le notizie ancor di più con dirette sui cellulari e i tablet per approdare anche alle smart tv. Su canale 188, dove approda adesso Rete Chiara, passeremo alcune parti di programmazione in un’ottica di partnership che ci permetterà di coprire il territorio ragusano ma la sfida principale, per noi, resta il web”.
INSICILIA TV
E ad internet guarda anche la neonata tv ragusana InSicilia (che da circa un anno trasmette sul vecchio canale due della ex Telenova), così come annunciato in video dal giornalista Angelo Di Natale: “Ci trasferiamo sul web in modo totale, con un sito web rinnovato, con più informazione anche attraverso i social, per approdare presto, con un’app dedicata, anche sulle smart tv con una programmazione di alta qualità”.
Insomma profondi cambiamenti per le tv iblee e siciliane, con la speranza di poter continuare a garantire informazione e pluralismo.
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