Da magistrato a fratello devoto: l’attore Giovanni Arezzo porta in scena il legame profondo tra Francesca Morvillo e Falcone

Si intitola “Francesca e Giovanni” il nuovo film di Ricky Tognazzi e Simona Izzo, in sala da oggi 15 maggio, che getta luce sul rapporto privato tra il giudice antimafia Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo. Nel cast spicca la partecipazione di Giovanni Arezzo, volto emergente e grande appassionato di storia giudiziaria italiana, che interpreta Alfredo Morvillo, fratello di Francesca e amico fidato di Falcone.

Un “cupido” imprevisto

«Quando mi hanno comunicato di aver superato il provino, sono scoppiato di gioia», racconta Arezzo. «Alfredo Morvillo non è solo il fratello di Francesca: è stato un punto di riferimento per entrambi, un “cupido” talvolta involontario di una storia d’amore unica». Proprio questo punto di vista inedito – il racconto familiare e intimo al fianco di un’icona del nostro Paese – è il fulcro di un copione che, pur narrando fatti noti, svela emozioni finora rimaste dietro le quinte.

Set infernale a 40°

Le riprese si sono svolte lo scorso luglio nel cuore di Palermo, con temperature costantemente attorno ai 40 gradi. «Ogni via mi ricordava perché fossi lì», confessa Arezzo. Tra un ciak e l’altro, il cast – guidato da Ester Pantano (Francesca) e Primo Reggiani (Giovanni), affiancati da Alfio Sorbello (Borsellino) e Lucia Fossi (Agnese Borsellino) – ha ricreato con rigore storico l’atmosfera degli anni Ottanta, scandita dal lavoro nelle procure e dal clima di crescente tensione antimafia.

“Donna infinita”

Il film si concentra soprattutto sul personaggio di Francesca Morvillo, magistrata «sensibile e integerrima», come la definisce Arezzo. «È la storia che conosciamo tutti, ma mai raccontata dal punto di vista di lei: donna, sorella e professionista esemplare». Nel dipanarsi delle scene, Alfredo osserva e assiste alla nascita di un legame che diventa baluardo di speranza in anni tormentati.

Verso il grande pubblico

«Spero che “Francesca e Giovanni” abbia una lunga vita e diventi un punto di riferimento per il cinema di impegno civile», conclude Arrez­­­o, invitando il pubblico in sala: «Ci vediamo al cinema!». Prodotto da Orange Media Group Italy e distribuito da Adler Entertainment, il film promette di unire il rigore storico alla forza delle emozioni, restituendo al grande schermo un pezzo di memoria collettiva spesso relegato alle pagine dei libri.

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