Da 25 anni il monaco buddista Morishita veglia sulla pace nel mondo. Dalla pagoda di Comiso

Venticinquesimo anniversario della pagoda della pace di Comiso. Edificata nel 1998 essa sorge in contrada Canicarao, dove vive il monaco buddista Gyosho Morishita, della Nipponzan Myohouji.

La cerimonia presieduta dal reverendo Gyosho Morishita

Le “pagode della pace” sono state edificate in varie parti del mondo dal fondatore della Nipponzan, i venerabile Nichidatsu Fujil. In Europa sono presenti a Vienna e a Comiso, dove vive, fin dagli anni 80, il reverendo Morishita. Morishita, arrivato a Comiso da giovane modico, nel peridio delle manifestazioni pacifiste, più di 40 anni fa, ha scelto di rimanerci e in contrada Canicarao, in un terreno che gli era stato donato, edifico la pagoda e – poco distante, il tempio buddista, dove sono state ricavate anche le stanze del suo alloggio.

Gli ospiti. Don Roberto Asta: “Siamo insieme artigiani di pace”

La cerimonia ha visto la presenza di un gruppo della comunità cingalese di Catania, con i monaci che la guidano, di numerosi amici di Morishita, del vicario generale della diocesi, don Roberto Asta, in rappresentanza del vescovo di Ragusa. Don Roberto ha ricordato il comune impegno per la pace di tutte le religioni, di tutti gli uomini chiamati ad essere “artigiani di pace”. 

Gli ospiti. Il sindaco Dimartino, gli assessori Di Trapani e Corbino

Presenti anche il sindaco di Santa Croce camerina, insieme al presidente del consiglio comunale Luca Agnello, dell’assessore di Comiso, Dante Di Trapani, in rappresentanza del sindaco, Maria Rita Schembari, dell’assessore di Vittoria Francesca Corbino. Don Roberto Asta ha ricordato l’invito del Papa a tutti gli uomini a essere “artigiani di pace” ricordato di recente all’inizio del nuovo anno, Di Trapani ha spiegato che questo luogo, testimonianza di pace, è un luogo prezioso per la comunità di Comiso e non solo per il messaggio di pace che dalla Pagoda si diffonde a tutti e ha assicurato l’impegno del comune per risolvere le controversie sorte negli ultimi mesi che impediscono l’accesso libero alla pagoda.

La preghiera buddista della Sutra del Loto “NA MU MYO HO REN GHE KYO”

Il momento iniziale è stato la recita della preghiera buddista “NA MU MYO HO REN GHE KYO”, cioè il titolo della Sutra del Loto, che contiene una delle profonde verità del buddismo, che ogni persona possiede il potenziale per raggiungere la buddità, cioè la legge mistica, il principio naturale che regola il funzionamento della vita in tutto l’universo e che ogni uomo può raggiungere la pace e vivere per la pace.

La cerimonia si è aperta con un’invocazione, poi la venerazione del triplice gioiello Il Buddha e il Darma, Legge e Verità e Shanga (Comunità). È seguita la processione con i tamburi attorno alla pagoda e l’offerta dell’incenso a Buddha immortale.

Morishita: “Preghiamo per una pace mondiale”

Morishita ha concluso con un discorso ringraziando tutti i presenti, ricordando la nascita della pagoda della pace, specie nel momento in cui l’Europa vive il dramma della guerra in Ucraina e ha concluso: “per stabilire una vera pace, preghiamo insieme per una pace mondiale basata sullo smantellamento delle armi e sulla non violenza, seguendo le orme di Mahatma Ghandi”.

A conclusione, un piccolo rinfresco offerto da Morishita a tutti i partecipanti, mentre in un gazebo venivano date informazioni sull’impegno del comitato sorto di recente che sta coadiuvando il reverendo Morishita per riuscire ad ottenere l’acquisto del terreno che 25 anni fa era stato donato ma il cui atto di donazione non venne mai perfezionato legalmente trasformandolo in un contratto di affitto per 99 anni. Di recente è stato raggiunto un accordo con i proprietari per consentire a Morishita di poter formalizzare l’acquisto del terreno su cui sorge la Pagoda della Pace.

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