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Cuginetti di Vittoria: confermata la condanna per Saro Greco a 9 anni
12 Feb 2021 18:22
La Corte d’Appello di Catania dopo sei ore di Camera di consiglio ha confermato la condanna a 9 anni di reclusione per Rosario Greco che l’11 luglio 2019 in via IV Aprile a Vittoria, intorno alle 20,50 guidando un suv, piombava addosso ad un gruppo di bambini che stavano giocando seduti sull’uscio di casa. Alessio D’Antonio, 11 anni, muore sul colpo;
Simone il cugino coetaneo con il quale vive in simbiosi – sono i figli di due fratelli, che vivono a cinquanta metri l’uno dall’altro e sono nati a 5 giorni di distanza il primo il 29 maggio e il secondo il 4 giugno del 2008 – morira’ il giorno del funerale di Alessio. Assieme a Rosario Greco che guidava l’autovettura e che dopo l’impatto scese dalla macchina e si avvicino’ al luogo dell’incidente, c’erano altre tre persone: Angelo Ventura, Rosario Fiore e Alfredo Sortino, che in base alle immagini fornite dalle telecamere di videosorveglianza, aprirono le portiere e scapparono, tutti denunciati a piede libero per omissione di soccorso.
Spicca il nome di Angelo Ventura figlio di Giombattista ‘Titta’ Ventura, imputato – assieme al padre Giombattista (che la Procura distrettuale, dopo la cattura di Carmelo Dominante, ritiene avere assunto la reggenza del clan mafioso) – in un processo in corso, scaturito dall’operazione ‘Survivors’ condotta dalla Dda di Catania, che avrebbe appurato l’esistenza di un sodalizio criminale di stampo mafioso riconducente alla “stidda” vittoriese finalizzato alle estorsioni, alla intestazione fittizia di beni.
Tornando alla cronaca dell’11 luglio del 2019, quando vennero uccisi i due bambini, Greco guidava in stato psicofisico alterato. Il 9 gennaio del 2020 la difesa di Rosario Greco chiese di accedere al rito abbreviato; il 28 aprile inizio’ davanti al gup il processo con rito abbreviato a carico di Rosario Greco per duplice omicidio stradale aggravato dall’alterazione psicofisica dovuta all’utilizzo di sostanze alcoliche e stupefacenti. Il 19 maggio la Procura di Ragusa chiese la condanna a dieci anni di reclusione. Il 26 maggio 2020 in primo grado il gup Ivano Infarinato condanno’ Greco a 9 anni di carcere.
Oggi la sentenza della Corte di Appello di Catania che ha confermato i 9 anni inflitti in primo grado, rigettando concordato e i ricorsi presentati dai legali Nunzio Citrella e Rocco di Dio e che riguardavano diversi aspetti tra cui la rilevazione del tasso alcolemico. Rosario Greco, a febbraio del 2020 e’ stato condannato anche in un altro procedimento a due anni di carcere per lesioni personali aggravate dall’uso di un coltello (il reato di tentato omicidio era stato derubricato).
Accoltello’ un uomo per futili motivi, venti giorni prima dell’incidente che costo’ la vita ai due cuginetti. Nessuno parlo’. I fatti vennero accertati dalla Mobile della Polizia di Stato. Rosario e’ figlio di Emanuele ‘Elio’ Greco, arrestato il 18 aprile 2019 per tentato omicidio nei confronti di Raffaele Giudice a seguito di una lite per questioni di natura economica e condannato in abbreviato a 9 anni di reclusione il 3 giugno del 2020, pena ridotta in Appello a 5 anni e 10 mesi.
Elio Greco, pur non essendo mai stato condannato per 416 bis, e’ stato considerato dalla Dda di Catania come vicino in passato al clan Carbonaro Dominante ed e’ a processo nell’ambito dell’operazione della Dda “Ghost Trash” messa in atto nel 2017 per associazione mafiosa finalizzata all’ottenimento di posizioni dominanti nel settore della realizzazione di imballaggi e intestazione fittizia di beni. Ha chiesto l’abbreviato assieme a una parte degli imputati; la sentenza e’ attesa per settembre. A gennaio di quest’anno e’ stata disposta la confisca di prevenzione del patrimonio di 35 milioni di euro sequestrato e Elio Greco proprio nell’ambito della operazione Ghost Trash, provvedimento avverso il quale i legali di Greco hanno presentato ricorso.
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