CRONACHE GIUDIZIARIE

E’ finito con quattro condanne il processo con il rito abbreviato davanti al Gup del Tribunale di Ragusa ai danni dei vittoriesi coinvolti nell´operazione antidroga della guardia di finanza che il 12 ottobre dell’anno scorso ha portato al sequestro in contrada Resinè Gelata Cappellaris di Vittoria di una piantagione di marijuana estesa per 6 mila metri quadrati con circa 5 mila piante adulte di “cannabis indica” e “cannabis sativa” alte in media tra i 160 e i 210 centimetri. Il giudice Giovanni Giampiccolo ha condannato a 4 anni e sei mesi Carmelo Interlici, 47 anni, difeso dall’avvocato Maurizio Catalano; due anni sono stati inflitti a Paolo Ravalli, 47 anni, difeso dall’avvocato Angelina D’Amelio; tre anni ad Antonio Rocca, di 46 anni, mentre quattro anni sono stati inflitti al 55enne Giovanni Bucchieri, gli ultimi due difesi dall’avvocato Santino Garufi. A rappresentare l’accusa è stato il pm Valentina Botti che ha chiesto la condanna per tutti gli imputati. Tutti gli impianti serricoli erano dotati di sofisticati sistemi di irrigazione per la crescita e la ventilazione delle piante per la successiva fase di essiccazione. Da una stima effettuata dalle fiamme gialle le piante coltivate avrebbero portato a ricavare mille 200 chili di marijuana, il cui valore sul mercato avrebbe superato un milione di euro. All´interno della piantagione era stato scoperto anche un casolare adibito allo stoccaggio delle piante già trattate, per essere destinate alla successiva commercializzazione nel mercato nero dello spaccio. Oltre alle piante erano stati sequestrati dai finanzieri all´interno del casolare una pistola e un fucile a canne mozze.
                                                                          R.R.

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