È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CRISI ECONOMICA, COSA FARE
05 Mar 2013 14:01
In riferimento agli inviti avanzati dal presidente della Regione Sicilia, il quale qualche settimana fa ha fatto visita a Vittoria, presentando il nuovo modus operante che sta applicando al governo regionale, e visto il suo invito a rinnovare e ad aver coraggio a denunciare, la Confesercenti dichiara di essere in piena sintonia con tale progetto e condivide in pieno il piano di riassetto del turnover dei dirigenti regionali. In tal senso la Confesercenti non farà sconti a nessuno, noi difenderemo i diritti degli esercenti, delle piccole e medie imprese, che ci chiedono chiarezza e risponderemo dando risposte chiare, e sincere, combatteremo le usanza di alcuni dirigenti del Comune di Vittoria, che si credono re o regine, giudicando senza concertare. Nel rispetto delle parole dette dal presidente Crocetta, invieremo alla Procura della Repubblica gli atti che si riterranno che siano poco chiari, ed elogeremo gli atti a difesa delle imprese. Solo con misure adeguate, con il ritorno della fiducia e di ripristino della normalità, daremo speranza e coraggio a tutti gli imprenditori colpiti, in particolare quelli piccoli e medi, che pur tra difficoltà crescenti, tra mille traversie, tra infinite peripezie, con sacrifici e rinunce costanti, mettono a disposizione tutte le proprie risorse, tutti i propri risparmi, si indebitano, si aggiornano costantemente e quotidianamente affrontano la crisi dell’economia, la burocrazia, la criminalità, l’abusivismo e tanto altro ancora.
Stiamo parlando di persone che non badano alle ore dedicate al proprio lavoro e che continuano a garantire l’occupazione dei propri familiari e dei loro dipendenti, oltre a dare un diretto ed insostituibile apporto alla tenuta ed alla crescita del nostro Paese.
Non possiamo e non vogliamo dimenticare tutti quegli imprenditori che nel corso degli ultimi anni hanno abbassato le proprie saracinesche, né quelli che dopo aver perso tutto, anche la speranza, sono ricorsi a gesti estremi.
Ed è proprio pensando a questi ultimi che dobbiamo lavorare per prevenire, per supportare e sostenere le imprese in difficoltà, aiutarle a crescere ed impedire che il loro declino sia causato da norme ingiuste, da clausole vessatorie, dalla difficoltà di accesso al credito e da uno Stato e da enti che da noi pretendono puntualità e sacrifici e quando debbono rispondere dei propri impegni lo fanno con ritardi inammissibili.Una società che vuole crescere ed uscire dal tunnel della crisi deve saper fare le scelte necessarie con equità e chiarezza. Deve disinnescare le tensioni e coinvolgere le parti sociali il cui contributo, in questa fase difficile, diventa indispensabile.
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