Covid aumentano casi a Santa Croce, chiuse le scuole per tre giorni da lunedì

Ancora in aumento i casi di positività da COVID-19 a Santa Croce, il Sindaco scrive all’ASP la richiesta di rilascio parere su ordinanza chiusura scuole e tra poche ore il primo cittadino emanerà la chiusura delle scuole dal 15 al 17 marzo per sanificazione

I dati ufficiali comunicati in data odierna dall’Azienda Sanitaria Provinciale, aventi ad oggetto il numero dei soggetti risultati positivi al virus Sars – Cov – 2 registrano, sul territorio di questo Comune, un incremento di ben 18 (diciotto) unità rispetto al giorno precedente (n. 50 soggetti a fronte di n. 32 del 12 marzo).
Si tratta di numeri allarmanti, che impongono l’adozione di provvedimenti tempestivi e efficaci, al fine di evitare la diffusione incontrollata dei contagi tra la popolazione e le drammatiche conseguenze che ne deriverebbero.

Per tale ragione, facendo seguito alla nota già trasmessa in data 01.03.2021, con la quale, in ottemperanza a quanto disposto dalle circolari interassessoriali n. 4351 del 13.11.2020 e n. 320 del 28.01.2021, è stato richiesto all’Azienda Sanitaria Provinciale di rilasciare il proprio parere vincolante sull’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado aventi sede sul territorio di questo Comune, si rinnova la richiesta di esprimere parere favorevole sul provvedimento di chiusura delle scuole, dal 15 al 20 marzo compresi.
Intanto il Sindaco Barone tra qualche ora emanerà un’ordinanza di chiusura delle scuole per sanificazione dal prossimo lunedì 15 a mercoledì 17 marzo, in attesa che giunga il parere favorevole dell’ASP di Ragusa, già richiesto nel pomeriggio di oggi, che ci indirizzi alla chiusura.

“Purtroppo – commenta il Sindaco – gli agenti del corpo di Polizia Locale continuano a segnala assembramenti nelle piazzette e nelle strade. Così non va assolutamente bene. Dobbiamo capire che in questo modo non si fa altro che peggiorare la condizione. Molti anche i cittadini che segnalano assembramenti di ragazzi in molti punti della città e spesso non indossano la mascherina o se la indossano non coprono naso e bocca.
Occorre che la gente prenda coscienza che non si può andare avanti nella speranza che non si venga contagiati. Stare il più possibile a casa è già un ottimo deterrente.”

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