Cosa si sta facendo al fiume Irminio? Legambiente chiede stop lavori

Legambiente interviene ancora a difesa del Fiume Irminio, oggetto di un pesante intervento in una delle sue aree di maggior pregio ambientale.
L’associazione ambientalista iblea ha infatti inviato al Sindaco di Ragusa una richiesta di immediata sospensione dei lavori in corso lungo il Fiume Irminio, promossi dal Genio Civile di Ragusa.
La richiesta è motivata dal fatto che il progetto in questione non risulta sia stato reso pubblico, impedendo in tal modo a chi ne ha diritto di presentare osservazioni. “Una procedura prevista dalla Valutazione di Incidenza Ambientale, che è obbligatoria in quanto l’area interessata è Sito di Interesse Comunitario. Il suo mancato rispetto risulta essere un fatto grave – dicono da Legambiente – A tale riguardo Legambiente ritiene opportuno che venga verificato il perché di tale mancanza e che per il futuro non solo si rispettino pedissequamente le regole ma che si cerchi la massima partecipazione della società civile quando si tratta di interventi che impattano sul territorio e sull’ambiente”.

Intanto nei giorni scorsi Legambiente ha tenuto un confronto con tutti i candidati sindaco di Ragusa. E ha prospettato il proprio punto di vista rispetto alle politiche ambientali da attuare in città.

Queste le proposte:

LA TRANSIZIONE ECOLOGICA CHE SERVE A RAGUSA

185 milioni di € di danni al settore agricolo della provincia di Ragusa ai quali bisogna sommare quelli alle infrastrutture come il ponte di Punta Braccetto e l’acquedotto di Scicli. Questi sono i danni non completi dell’uragano che si è abbattuto sulla provincia di Ragusa nello scorso Febbraio. La dimostrazione che i cambiamenti climatici li stiamo già vivendo anche a livello locale e che è urgente mettere in campo a livello urbano politiche di adattamento e di mitigazione. E’ su questo argomento e  su come affrontarlo che si è incentrata la proposta sulla transizione ecologica necessaria a Ragusa illustrata dal circolo Legambiente il Carrubo di Ragusa presso il centro immigrati di via Colaianni. Nella  relazione del presidente Legambiente Ragusa dott. Claudio Conti sono stati messi in evidenza  i diversi aspetti che dovrebbero essere affrontati da una amministrazione comunale per rendere la città più resiliente nei confronti del cambiamento climatico. 

Innanzitutto un Consumo di suolo netto zero da applicare al nuovo PRG , da una parte con la creazione di boschi suburbani uniti a interventi massicci di piantumazioni di essenze arboree per la creazione di strade alberate, parcheggi alberati, pergolati, piccoli giardini per contrastare le isole di calore,  dall’altra con una gestione intelligente delle acque in eccesso con tecniche naturalistiche per evitare il rischio idraulico e ricaricare le falde. Il tutto all’interno di interventi di rigenerazione urbana dal marciapiede al quartiere.

Un altro tassello della lotta ai cambiamenti climatici – ha affermato il dott. Conti – è l’economia circolare, con la riduzione della produzione dei rifiuti prodotti , una maggiore informazione ai cittadini, l’istituzione dell’agente accertatore comunale ambientale, l’applicazione della tariffazione puntuale, il potenziamento del centro del riuso ,  la lotta allo spreco alimentare e l’applicazione della norma sugli acquisti verdi della pubblica amministrazione.  

Così come sono fondamentali gli interventi sulla mobilità sostenibile con creazione delle zone 30, un trasporto urbano decarbonizzato, una rete integrata del trasporto treno+autobus+biciclette+ monopattini e il potenziamento della ferrovia ad uso dei pendolari.

Non poteva mancare – nell’esposizione – la trattazione della transizione energetica a livello locale con il giudizio a favore dei parchi eolici offshore, la necessità di far partire quanto prima le  comunità energetiche rinnovabili e impianti  fotovoltaici sulle coperture industriali e artigianali ed infine  l’utilizzo dei digestori anaerobici nelle aziende agricole e per la gestione del  rifiuto umido .

Particolare attenzione è stata riservata dal presidente del Circolo il Carrubo di Legambiente all’acqua considerati i rischi di siccità. Le proposte principali hanno riguardato  la riduzione delle perdite dell’acquedotto, il nuovo depuratore, il riutilizzo delle acque depurate, la separazione delle acque bianche da quelle nere , le politiche di riduzione dei consumi, la realizzazione di un piano di emergenza contro la siccità e il miglioramento dello stato ecologico dei corsi d’acqua.

Ultimo argomento trattato da dott. Conti, è stata la la biodiversità, con la richiesta di favorire l’istituzione il parco degli iblei e di potenziare la protezione dei siti naturalistici esistenti. 

All’incontro hanno partecipato tutti e quattro i candidati a sindaco che hanno dimostrato con la loro presenza l’attenzione alle problematiche ambientali anche se viste con sensibilità diverse. 

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