Cosa si nasconde davvero sotto l’Etna? Il vulcano è un mostro a due teste che inghiottì Empedocle

di Salvatore Tricomi – “Monte ignivomo Etna, strato vulcano aspite. Bicipite, cratere NE 3323 metri, cratere SE 3357 metri, (di continuo variabili). Condotti magmatici a struttura dendritica che porta alla formazione di crateri avventizi ed eruzioni a rift. Didimo a matrioska con il Mongibello. A 2920 metri sorgeva la torre del filosofo, abitata da Empedocle-medico, politico e filosofo, dove si forgiava negli studi di vulcanologia.

Il vulcano, è caratterizzato dal barranco che ha generato la valle del Bove. Dei due assi eruttivi principali, uno converge al centro del cratere centrale del primordiale vulcano Colonna, l’altro nel monte trifoflietto uno e trifoflietto due, ove nei medesimi assi eruttivi si denota un movimento a festone.

L’edificio vulcanico di era quaternaria periodo geologico pleistocenico, è caratterizzato dalla sciara o lava “pizzuta”, direi anche tagliente. Sciara può anche voler dire “scia”, per indicare gli accumuli di sostanze vulcaniche ai lati e sulla superficie della colata lavica di genere neo vulcanica basica. Le colate laviche nel periodo di lungo raffreddamento , generano anche grotte di scorrimento lavico sottostanti a quelle di superficie.

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