COSA SERVE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA CORRUZIONE DILAGANTE IN ITALIA ?

“La corruzione in Italia è così diffusa che è praticamente impossibile cercare di porvi rimedio per via giudiziaria”.

Sono le parole con le quali Gherardo Colombo, pubblico ministero del pool di mani pulite del 1992, inizia un’intervista a seguito degli arresti di alcuni personaggi nell’ambito dell’inchiesta Expo 2015 .

Costui sostiene che la corruzione non possa combattersi per via giudiziaria in quanto il problema è di natura culturale, aggiungendo che la sua tesi trova dimostrazione nel fatto che tangentopoli non è mai finita.

Che la corruzione in Italia non abbia mai accennato a diminuire è un dato di fatto e ahinoi ne prendiamo atto tutti i giorni. Ma i motivi sono quelli addotti dal dottor Colombo o vanno obiettivamente ricercati in quelle oscure stanze delle connivenze tra malaffare e potere ?In quei legami mai spezzati tra poteri diversi e potere politico che riesce ad imporre le linee di condotta a certa stampa e certa Magistratura ?

Chi non avesse idea del marciume esistente tra i diversi poteri dello Stato, suggerisco la lettura di “LADRI” di Stefano Livadiotti.

La verità è che in questo paese la truffa, la connivenza con alcuni settori non proprio legali  della società , sono riuscite ad ottenere una sorta di legalizzazione conseguente all’illecito arricchimento in primis di coloro che hanno governato e che avevano pertanto interesse a non applicare le leggi adeguate a certi reati che avrebbero colpito per primi loro stessi.

Le leggi in Italia esistono per ogni tipo di reato; il problema è che tra cavilli legali, tempi della Giustizia, condoni ed amnistie, finisce sempre a tarallucci e vino.

Se in Italia chi viene riconosciuto colpevole di reati contro il patrimonio, d’illecito arricchimento, venisse condannato secondo le pene previste dal nostro codice di procedura penale ed espropriato di tutti i propri averi ottenuti illecitamente, la tesi del dottor Colombo verrebbe di colpo smontata. Se questi signori che hanno contribuito all’affossamento forse irreversibile della nostra Nazione venissero per legge radiati dagli albi professionali dei quali fanno parte, se venissero impediti a vita a far parte delle Istituzioni, credo che la corruzione registrerebbe una brusca frenata.

Ma in Italia, dove la politica è divenuta teatrino, dove i partiti si differiscono davvero poco l’uno dall’altro, è possibile pensare che si voglia porre rimedio effettivo al dilagare della corruzione ?

Pensare in positivo conviene perché l’alternativa è la depressione ma un certo realismo suggerisce di non farci troppe illusioni.

 

 

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