Coronavirus vertice in Prefettura: “A Ragusa nessun contagio”. Costituita task force

A seguito del vertice tenuto dal Presidente della Regione Sicilia con i Prefetti delle relative provincie sul caso coronavirus, in data odierna il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, presieduto da S.E. Il Prefetto dott.ssa F.Cocuzza, ha convocato sulla questione i sindaci dei Comuni della provincia, nonché i rappresentanti sanitari provinciali.
Dall’incontro è scaturito che, nell’ambito della classificazione di rischio definita dagli esperti, zona rossa ad alto rischio di contagio, zona gialla a medio rischio di contagio, ad oggi il territorio provinciale non rientra in alcuna di essa.

Per quanto sopra il Comitato non ha ritenuto di adottare alcun provvedimento restrittivo in ambito provinciale in quanto ad oggi non necessario, ma solo in via cautelativa di diramare dei consigli comportamentali che è buona norma seguire da parte della cittadinanza, e di seguito meglio specificati.
Per una più capillare informazione da oggi verrà distribuito in tutti gli esercizi commerciali del territorio comunale e da domani anche nelle scuole di ogni ordine e grado, il primo materiale illustrativo riguardante i comportamenti da seguire.
A conclusione del Comitato si è deciso di mantenere uno stretto contatto tra sindaci e organi sanitari al fine di monitorare la situazione e fornire le eventuali ulteriori informazioni circa l’evoluzione della problematica dettate dagli organi sanitari.

COSTITUITA TASK FORCE

In relazione all’emergenza di rilevanza internazionale derivante dall’epidemia da COVID-19 (c.d. nuovo coronavirus), si è tenuta stamani presso questo Palazzo del Governo una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza presieduta dal Prefetto Filippina Cocuzza, alla quale hanno preso parte, unitamente ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, tutti i Sindaci dei Comuni della provincia, il Commissario Straordinario del Libero Consorzio, il Direttore Generale e il Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il Direttore Generale dell’USMAF Sicilia, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il rappresentante del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, il Comandante della Capitaneria di Porto di Pozzallo nonché il Presidente dell’Ordine dei Medici di Ragusa.

 

Nel richiamare le disposizioni contenute nel decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6 e  le misure disposte dal Presidente della Regione Siciliana con ordinanza contingibile e urgente n. 1 del 25 febbraio nonché le indicazioni fornite a livello nazionale dal Ministero della Salute, è stato dato atto che attualmente la Sicilia non rientra tra le aree ad alto rischio e, pertanto, è stata rilevata l’importanza di una corretta informazione che dovrà essere affidata innanzitutto agli organi competenti.

 

Il Direttore Generale e il Direttore Sanitario dell’ASP hanno fatto presente di aver costituito un’apposita task force con ambulanza dedicata ed hanno, ciascuno per i profili di competenza, evidenziato l’importanza di una corretta informazione nonché la necessità di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle Autorità Statali e Regionali, raccomandando, in particolare, di rispettare i protocolli previsti nei casi c.d “sospetti”, protocolli che sono stati esplicitati con particolare chiarezza e sintetizzati in un apposito documento che sarà inviato ai Sindaci perché venga diffuso anche al fine di evitare fuorvianti interpretazioni.

 

In particolare, è stata sottolineata la necessità di un attento monitoraggio della situazione e, nell’ottica di garantire la massima sinergia istituzionale, di una immediata condivisione di ogni notizia di rilievo, anche al fine di un’attenta valutazione da parte delle autorità competenti all’adozione delle misure di prevenzione e gestione dell’emergenza sulla base dei principi dell’adeguatezza e della proporzionalità.

 

Più in dettaglio è stato raccomandato ai Sindaci, nella qualità di autorità locali, di far precedere ogni iniziativa circa l’adozione dei provvedimenti di competenza – quali eventuali chiusure di scuole, uffici, esercizi commerciali, qualora se ne presentasse la necessità – da una valutazione preventiva e congiunta sulla esistenza dei necessari presupposti per adottare tali provvedimenti supportati dal punto di vista tecnico-sanitario.

 

Si è inoltre richiamata l’attenzione dei Sindaci anche in merito al fenomeno, non riscontrato finora nel nostro territorio, circa l’eventuale aumento ingiustificato dei prezzi di vendita non solo dei dispositivi sanitari, quali mascherine di protezione e prodotti disinfettanti, ma anche dei generi di prima necessità, ripetutamente rilevato in varie parti del Paese, sottolineando la necessità di procedere ad idonei controlli con l’ausilio della Polizia Locale.

 

Si è raccomandato ai Sindaci, poi, di attuare uno stretto raccordo con le scuole, incrementando, in particolare, i servizi di pulizia di tutti gli ambienti scolastici di pertinenza e l’attuazione delle norme igienico-sanitarie, verificando che vengano esposti gli avvisi contenenti le indicazioni  date da Ministero della Salute, che dovranno essere opportunamente seguite anche negli edifici comunali, mentre tutti i locali aperti al pubblico dovranno essere dotati di soluzioni disinfettanti a disposizione degli utenti e degli operatori.

 

I Sindaci e il Commissario Straordinario del Libero Consorzio sono stati sollecitati ad avviare interlocuzioni con i Dirigenti Scolastici al fine di divulgare linee di indirizzo univoche conformi alle indicazioni del Ministero della Salute in ordine allo svolgimento dell’attività didattica.

 

È stata altresì sottolineata la necessità, per tutte le Pubbliche Amministrazioni, di svolgere immediatamente una specifica attività di formazione e di informazione dei dipendenti a cura del Medico Competente, finalizzata a sensibilizzare e a rendere edotti i lavoratori sulle precauzioni da adottare nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai servizi a contatto con il pubblico, in conformità con le indicazioni fornite dal Ministero della Salute.

 

Più in generale sono state richiamate le indicazioni fornite dal Ministero della Salute, con specifico riferimento all’apposita brochure esplicativa, a cui sono chiamati a conformarsi tutti i dipendenti di uffici pubblici.

 

Un’ulteriore sensibilizzazione è stata rivolta all’Ufficio di sanità marittima e di frontiera al fine di attuare con ulteriore scrupolo e accuratezza dei controlli i passeggeri in transito al Porto di Pozzallo e all’Aeroporto di Comiso per i soli viaggiatori provenienti da Milano.

 

Una particolare attenzione è stata rivolta, poi, al fondamentale ruolo rivestito in questa situazione dai medici di famiglia che rappresentano il front office con il cittadino, raccomandando una attenta informazione, una pronta disponibilità agli assistiti e una puntuale applicazione della procedura codificata dal Ministero della Salute in occasione di casi sospetti.

 

Infine, anche allo scopo di evitare inutili e ingiustificate situazioni di allarme tra la popolazione, è stata rimarcata l’esigenza di curare in modo scrupoloso e puntuale l’attendibilità delle notizie da divulgare, mentre ampia diffusione dovrà essere data all’attivazione del numero verde 800458787 di riferimento sanitario e del numero di emergenza 1500.

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