Diventa unico il reparto di infettivologia che, di fatto, si concentra interamente all’ospedale Maggiore-Nino Baglieri di Modica. A Ragusa il reparto viene ristrutturato con servizi day-hospital ed ambulatoriali con beneficio per i reparto di oncologia e di urologia che incamerano i posti letto lasciati dall’infettivologia. La decisione dell’Asp di Ragusa non sta passando inosservata. L’intervento […]
COPIARE A SCUOLA? CERTO SI PUO’!
13 Feb 2013 15:08
Siamo ormai talmente abituati al marcio che invade la società in maniera totale che anche la notizia di un papa che presenta le dimissioni è ben presto superata dalla quotidiana dose di arresti e rinvii a giudizio per tangenti, associazione a delinquere e peculato. Dovrebbero essere storie da aborrire, chiudeteli e buttate la chiave. Invece è più facile trovare un ampio servizio sul tipo di biancheria intima comprata con i soldi ricavati da una tangente sugli elicotteri venduti all’ India che non un articolo sulle posizioni che si vanno a delineare per il prossimo Conclave.
In questo stato di cose è naturale che problematiche appena profonde, che possano coinvolgere e interessare la società, sono da considerarsi come saggi sulla palma nana nell’areale mediterraneo.
Logico quindi rimanere interdetti di fronte a una lettera come quella inviata, nei giorni scorsi, alla Stampa di Torino. In stretta sintesi uno studente universitario sentiva il bisogno di esprimere quanto segue:
“mi sono stufato di vedere l’andazzo di questo paese… mi sono scocciato di vivere in un paese dove c’è gente che copia a tutti gli esami e la fa franca. Oltre ai bigliettini, si sostengono quasi gli esami in gruppo… io nella mia vita ho preso le mie umiliazioni, se non sapevo svolgere l’elaborato mi sono anche dovuto ritirare. Se io mi lamentassi probabilmente mi verrebbe detto di farmi più furbo, ma la mia etica me lo vieta. Non vi può essere la cultura della legalità se ognuno fa il furbetto. Si comincia col copiare agli esami, si prosegue copiando ai concorsi, si prosegue ancora magari facendo i favori all’amico dell’amico. Basta. Copiare è un reato e chi copia deve essere punito. Professori, non chiudiate gli occhi!“
Interdetti per l’esortazione che a molti potrebbe sembrare anacronistica, ancora di più per i commenti all’articolo su un quotidiano on line che riprendeva la lettera: non un solo cenno di plauso, non uno che invitasse alla rivolta, al massimo appena accennate espressioni di consenso, con mille distinguo fra il livello dell’istruzione nel nostro paese e le qualità dei professori che spesso sarebbero un ostacolo al naturale sviluppo del sapere nella mente dei giovani.
D’altra parte chi non ha aiutato i figli, la mattina degli esami o del compito in classe, a sistemare i bigliettini fra le pieghe della biancheria intima ? Pensate siano pochi i candidati dei tanti concorsi pubblici ad avere le tasche piene di bigliettini da cui estrapolare il tema o le risposte ai quiz ?
E’ stato sempre così e, forse, così sarà ancora per molto. Se c’è del marcio in Italia, nasce da queste piccole cose che poi piccole non sono. Quanti avranno partecipato alla fiaccolata per la legalità e poi hanno barato o cercato la raccomandazione per cercare di arrivare ad un posto di lavoro ?
Nemmeno si può immaginare cosa pensano le persone guardandosi allo specchio mentre si fanno la barba o si sistemano le ciglia: di certo ognuno troverà nel suo intimo una giustificazione da tramandare ai posteri.
E’ come per le raccomandazioni: credete che quelli che auspicano pulizia e rinnovamento nella politica si asterranno dal raccomandare il figlio se c’è in ballo un posto di lavoro ? Certo oggi ad un posto sicuro per tutta la vita è difficile rinunciare, ma almeno si eviti il falso moralismo. Piuttosto vai a vedere cosa succede in paesi che, secondo i nostri intellettuali, non sono culturalmente al nostro livello.
Nell’aprile dello scorso anno fu costretto a dimettersi addirittura il Presidente della Repubblica ungherese Pal Schmitt, a seguito dello scandalo sulla tesi di dottorato che dimissionario avrebbe copiato. E nei giorni precedenti aveva rinunciato alla sua carica il rettore dell’università Semmelweiss, TivadarTulassay, che già gli aveva revocato il titolo di dottore.
Nella Germania che qualche professore ci vuole additare giornalmente a modello di serietà e di rigore, nel marzo del 2011 fu costretto a dimettersi il ministro della Difesa, Karl-Theodor zuGuttenberg, accusato di avere ottenuto un dottorato di ricerca dall’università di Bayreuth presentando un lavoro finale che per il 70 per cento era stato fatto con un copia-incolla. Costretto anche a rinunciare al titolo di dottore conquistato con fraudolenza, addirittura arrivò a dire che aveva preso tempo per le dimissioni perché, voleva aspettare i funerali dei soldati uccisi la settimana prima in Afghanistan, per non attirare su di sé tutta l’attenzione dei media.
Ma per la severissima Merkel, amica dei nostri attuali governanti, non è il solo caso imbarazzante: pochi giorni fa ha dovuto accettare, anche se, inspiegabilmente, a malincuore, le dimissioni, addirittura, udite udite, del Ministro della Pubblica Istruzione ed della Ricerca Scientifica, accusata anche lei di aver copiato la tesi di dottorato. Per inciso, la Ministra, un anno prima, aveva riservato aspre critiche al collega della Difesa, quando si dice, faccia di c… .
E qui sta un altro segnale della diversa morale che ci caratterizza: altrove chi non ha intenzione di dimettersi è costretto a farlo dall’opinione pubblica, da noi non solo non avviene questo, ma, addirittura si intrattengono rapporti con gente colpevole di reati anche più gravi.Forza del perdono !
Cosa volete che sia il bigliettino sotto la cintura del bamboccione!
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