Coordinamento Precari Scuola Incontro sulla Resistenza – Testimonianza

Quest’anno scolastico è iniziato all’insegna dei tagli, per effetto della legge finanziaria 133/2008 (Tremonti-Gelmini) saranno tagliati 132.000 posti in tre anni dal 2009 al 2011 tra docenti e personale ATA. E già quest’anno 50.000 precari sono rimasti a casa. Inoltre sono stati tagliati i fondi alle scuole pubbliche per incentivare invece le scuole  private. Non ci sono fondi per le supplenze, per i servizi di pulizia ordinaria, per i laboratori, per la sperimentazione, per la formazione dei docenti,per il sostegno, per i corsi di recupero,  per la gestione ordinaria delle scuole. Molte scuole hanno dichiarato di non avere i soldi neanche per comprare il materiale di cancelleria, ne tanto meno per nominare i supplenti e coprire le classi rimaste senza docente, classi con alunni disabili senza sostegno che vengono accorpate o lasciate scoperte, spesso si tampona anticipando l’orario di uscita o posticipando l’entrata. Ed è solo l’inizio, il governo sta pensando di rimodulare( cioè tagliare) anche nella scuola dell’infanzia, lasciando magari l’insegnate UNICA con 30 bambini di 3 anni….I nostri giovani alunni,  in realtà, si stanno formando in scuole che cadono a pezzi perché prive degli standard minimi di sicurezza, scuole che non offrono né stimoli educativi né tanto meno coerenza didattica. Dopo aver toccato con mano il disastro delle convocazioni di settembre al provveditorato di Ragusa e dopo aver preso consapevolezza della gravità della situazione,  noi docenti precari di Modica, chiacchierando sul futuro della scuola e sul nostro, e coscienti del fatto che questo è solo l’inizio di una decadenza formativa catastrofica, ci siamo chiesti che cosa potevamo fare, come potevamo resistere e come poter riuscire a contrastare quest’impoverimento culturale e civile che sta sotterrando tutta la società italiana.  Le opzioni erano tre:

–       Scappare da questo paese, quindi alimentare la massa dei Cervelli in fuga…

–       Cambiare mestiere, buttando anni di sacrifici e tutti i soldi spesi per un sogno sfumato

–       Oppure….REAGIRE INSIEME  attivando una Resistenza propositiva attraverso un’opera di informazione-sensibilizzazione rivolta a TUTTI, famiglie, giovani, amministratori e colleghi, per contrastare con forza questa inconcepibile decadenza civile, morale e culturale che sta sotterrando l’identità del nostro paese, perché un paese che non investe nella scuola non investe nel futuro.

Da allora, si è costituito a Modica un coordinamento di precari e di formatori che si riunisce periodicamente presso l’ass. Attinkitè, abbiamo già redatto un manifesto e ci siamo posti gli obbiettivi di:

–       RESISTERE INSIEME E UNITI, perché l’unione fa la forza.

–       Promuovere attività di sensibilizzazione e di informazione rivolte alla società civile, come già si è fatto con lettere, articoli, conferenze, rappresentazioni teatrali

–       Invitare e coinvolgere tutti coloro che vorranno mobilitarsi per ridare un senso al concetto di educazione e di scuola nel nostro paese.

Non dimentichiamo che chi sta veramente pagando le conseguenze di questa riforma dei tagli sono i nostri giovani, i nostri figli,  e in effetti le percentuali degli alunni che abbandonano gli studi sono sempre più alte, soprattutto al sud. E ricordando, quindi, il grosso problema dell’abbandono scolastico, concludo con la riflessione di un grande formatore:

 “Se si perdono loro (i ragazzi più difficili) la scuola non è più scuola; è un ospedale che cura i sani e respinge i malati” don L. Milani. Una componente del CPS MODICA

 

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