Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
CONTENITORI DI IMMONDIZIA STRAPIENI IN CENTRO E IN PERIFERIA
13 Ott 2012 14:25
Pannicelli caldi per un ammalato grave. Che non servono a nulla, se non a prolungare l’agonia di chi ha il destino segnato dalla malasorte. Questa, in sintesi, la situazione che si è venuta a creare nel comune marinaro, più volte e meritatamente insignito della Bandiera Blu, a causa del disservizio cronico relativo alla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Differenziata? Per carità. Meglio lasciar perdere. La cosiddetta raccolta differenziata è rimasta sulla carta. Praticamente da sempre. Per lenta e progressiva disorganizzazione della ditta, nonostante buona volontà ed impegno dimostrati nella fase iniziale, insufficiente collaborazione degli utenti e controlli inefficaci da parte del Comune. Oggi, a due giorni dal 15 ottobre, termine ultimo per partecipare alla seconda gara (la prima è andata deserta) per l’affidamento temporaneo del servizio raccolta rifiuti ad altra azienda, in sostituzione della GeoAmbiente, cacciata via, a dire degli amministratori in carica, per inadempienza contrattuale, la città è costretta a subire l’ennesimo sfregio ambientale. Per la semplice ragione che i lavoratori ecologici non hanno fatto in tempo a svuotare i cassonetti strapieni e neanche possono farlo domani, giorno di riposo settimanale. Facile immaginare che, nel corso della giornata, i siti ove sono piazzati i contenitori, si trasformeranno in discariche abusive a cielo aperto. Sia nel centro città, che in periferia. Per colpa anche di quei “diligenti” cittadini che non vogliono saperne di tenersi a casa la domenica il sacchetto dell’immondizia, per poi conferirlo negli appositi contenitori o “esporlo”, come purtroppo cattiva consuetudine vuole, il giorno dopo, davanti l’uscio di casa o nell’angolo del quartiere, in attesa che venga ritirato dagli addetti ai lavori. La ditta è riuscita a recuperare 400 litri di gasolio che è servito a mettere in moto i tre autocompattatori ed altri mezzi di trasporto. Fatto è che il Comune di Pozzallo conferisce i rifiuti a Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, per cui, i mezzi, dopo avere scaricato, torneranno a orario di lavoro era terminato. Considerato che i dipendenti da tempo non vogliono saperne di effettuare ore di lavoro straordinario, i cassonetti strapieni erano e strapieni rimarranno. “Andiamo avanti – dicono i lavoratori – con stipendi a singhiozzo, con il cantiere di lavoro gestito senza alcun rispetto delle regole sanitarie e di sicurezza, e, ad oggi, siamo in credito di 4 mensilità. Ci sentiamo umiliati nel nostro lavoro e nella nostra dignità di uomini e padri di famiglia. Non ci sono più le condizioni per lavorare serenamente: tirare la coperta ora da una parte, ora dall’altra, non serve di certo a risolvere il problema di fondo che è quello della normalizzazione del servizio e del rispetto delle norme contrattuali. Se non si riesce a raggiungere questo obiettivo minimo, la situazione non potrà che peggiorare. Il nostro auspicio è che la seconda gara per l’affidamento dell’appalto temporaneo del servizio ad altra ditta possa avere risultato positivo, in modo da azzerare il rapporto con la GeoAmbiente e riaprire un discorso nuovo e con presupposti diversi”.
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