Consorzio Monti Iblei chiede confronto sulla riperimetrazione del Parco degli Iblei

I consorzi Dop e Igp sono chiamati a
svolgere un ruolo prioritario nelle procedure per la nuova perimetrazione del
Parco degli Iblei. E’ la sollecitazione che arriva dal presidente del consorzio
Dop Monti Iblei, Giuseppe Arezzo, il quale chiarisce le motivazioni di una
richiesta rivolta, nello specifico, al commissario straordinario del Libero
consorzio comunale, Dario Cartabellotta, individuato come guida del gruppo di
lavoro sul Parco degli Iblei istituito a Palermo dopo il vertice delle scorse
settimane. “Il Parco – chiarisce Arezzo – può fornire una grande opportunità
nella valorizzazione dei prodotti di qualità e di eccellenza. E siccome i
consorzi hanno soprattutto un compito di tutela, oltre che di esaltazione delle
peculiarità produttive degli associati, è chiaro che il suddetto percorso deve
riguardarci da vicino. Il Parco, d’altronde, non deve essere vissuto come uno
spauracchio finalizzato a ingessare il territorio. Anzi, tutt’altro. Ci sono le
premesse affinché possa rilanciarne le sorti. E’ chiaro che se, all’interno del
Parco, ci sono zone vincolate per motivi archeologici, e quindi sottoposte alla
vigilanza della Soprintendenza, o perché aree Sic o in quanto ambito di
rispetto territoriale e ambientale, le stesse non dovranno essere intaccate.
Per tutto il resto, sbaglia chi dice che seguiranno lo stesso destino, come se,
insomma, fossero vincolate. Ma, anzi, si potrà e si dovrà fare, tutto ciò nel
rispetto dell’agricoltura e dell’ambiente”. Il presidente Arezzo, poi, lancia un
appello pressante. “Occorre che, in questa circostanza, i nostri politici
dimostrino quanto siano bravi – aggiunge – facendo in modo che la governance
del parco sia allocata a Ragusa. Per dare modo agli agricoltori interessati di
espletare le proprie pratiche in zona senza sprecare denaro e risorse andando
in giro a Catania o a Siracusa”. In più, per Arezzo, è necessario che in questa
struttura sia impiegato personale tecnico che comprenda a menadito che cos’è
l’ambiente, l’agricoltura e il territorio per garantire le risposte dovute agli
operatori del settore nella maniera più puntuale possibile. “E’ chiaro –
sottolinea inoltre il presidente del consorzio Dop Monti Iblei – che si rende
necessaria una sede fisica. E abbiamo già individuato anche quella. Potrebbero
essere i locali di contrada Castiglione che il Libero consorzio comunale ha rimesso
per la seconda volta. Sarebbe, a nostro modo di vedere, la strada più indicata.
Davvero è spiacevole che in passato ci sia stato chi abbia cavalcato le paure
degli agricoltori parlando di una realtà che avrebbe ingessato tutto quando,
invece, non è affatto così”. Arezzo, inoltre, afferma di essersi già confrontato
su questi argomenti con il commissario Cartabellotta e di avere ottenuto
risposte esaustive in proposito. “Siamo nelle mani di un ottimo tecnico – dice
ancora Arezzo – sia come funzionario della Regione che come agronomo. Sarà lui,
come detto, a dirigere il tavolo tecnico sul Parco degli Iblei e ci ha già
fornito una risposta positiva sottolineando che terrà in considerazione le
nostre richieste cosicché del tavolo facciano parte i consorzi Dop e Igp.
D’altronde, non possiamo realizzare un Parco se non lo intendiamo come una
opportunità per la crescita e lo sviluppo. E’ una spinta verso la creazione di
occasioni speciali. Ed è lo spirito giusto con cui dobbiamo affrontare la nuova
sfida. Tutto il resto, facendo soprattutto riferimento a una sorta di
terrorismo psicologico nei confronti degli operatori agricoli da parte di
qualche politico della nostra zona, vale la pena di essere dimenticato in
fretta”.

 

 

 

 

 

 

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