Consiglio comunale di Modica :Approvato all’unanimità il Piano comunale di Protezione civile

Il consiglio comunale approva all’unanimità il
Piano comunale di Protezione Civile. La mozione per l’uso dei locali dell’ex
Tribunale di Modica, presentata dal presidente Garaffa è slittata in quanto il
punto non è stato anticipato, per volontà della maggioranza, per una diversità
di veduta con l’opposizione sui contenuti del documento. L’assessore
all’Urbanistica, Giorgio Belluardo, si è dimesso da consigliere comunale.
Eletto nella lista “Fare Modica” sarà surrogato dal primo dei non eletti,
Daniele Scapellato, che riportò 148 voti di preferenza. Approvata all’unanimità
la mozione, presentata dal consigliere Tato Cavallino,e che impegna il Sindaco
e l’amministrazione comunale affinché si attivino per avviare un’interlocuzione
presso il Ministero dello Sviluppo Economico per consentire l’accorpamento
delle Camere di Commercio di Ragusa e Siracusa con la proposta di scegliere
quale sede principale della nuova CamCom Rg – Sr, quella di Piazza Libertà a
Ragusa considerata l’importanza e l’alto valore imprenditoriale e produttivo
del territorio ibleo.

Presenti diciassette
consiglieri il presidente del consiglio comunale, pone al consiglio la
questione relativa alle riprese televisive in aula e chiede al sindaco se ci
sono delle somme stanziate per fare la gara di appalto; poi evidenzia che
stanno per esaurirsi le somme per lo straordinario al fine consentire il
funzionamento del civico consesso e chiede di sapere come ci si intende regolare.
Annuncia che una conferenza dei capigruppo affronterà la questione.

Il consigliere Tato
Cavallino chiede la sindaco delucidazioni in ordine al trasferimento al NOR
degli ospedali di Ragusa che stanno determinando difficoltà al nosocomio
modicano che si trova a fronteggiare una situazione di carico notevole.
Contesta la gestione di questa crisi da parte di chi l’ha provocata, ovvero il
manager Maurizio Aricò e propone una manifestazione di protesta con il
consiglio comunale al centro dell’iniziativa.

Il vice presidente
Michele Pulino informa dell’aria malsana che sono costretti a respirare i
residenti della Fiumara a motivo del depuratore. Chiede al sindaco se il
sistema di depurazione funziona o meno.

Il sindaco replica sulle
riprese televisive e annuncia di avere appostato le somme in bilancio, il cui
schema sarà approvato dalla giunta nella seduta di venerdì prossimo.

Per quanto attiene lo
straordinario c’è un problema; l’assegnazione è stata fatta sino ad agosto. Non
ci sono risorse se non somme marginali in quanto si è dovuto fronteggiare la
fase dell’emergenza legata al nubifragio del 23 gennaio scorso.

Dopo il mese di agosto
sarà fatta una verifica per mettere e disposizione le ore di straordinario per
quanti operano all’interno del consiglio.

Sul rilievo del
consigliere Cavallino valuta che la situazione dell’ospedale di Ragusa con
conseguenze dirette in quello di Modica è molto disarticolata. Si assiste nei
nosocomi del capoluogo alla presenza degli strumenti e dei servizi da un lato e
dei pazienti dall’altro. C’è molto di angoscioso in questo.

Si è in piena emergenza
rispetto alle necessità dell’utenza; per i migranti non si è trovato un posto
in Sicilia. La situazione di confusione è stata alimentata dal Governo
regionale con le conferme dei direttori generali sino a metà agosto, quando
invece si era deciso di trasferirli.

Della questione
sanitaria in generale ha investito il Prefetto di Ragusa e la conclusione sarà
quella che tutto tornerà come prima.

Sui miasmi alla Fiumara
il sindaco andrà a fare una verifica sostenendo comunque che una disfunzione
sarebbe stata segnalata e ad oggi non ha notizie in questo senso.

Poi informa il consiglio
che il ricorso contro la sentenza della Corte dei Conti sul precedente piano di
riequilibrio è stato rigettato dalle sezioni unite della stessa Corte nella
parte che riguarda la scadenza del trenta settembre scorso, termine entro il
quale il civico consesso doveva approvare il precedente piano di riequilibrio (la rimodulazione l’aveva fatta, invece, la
giunta
) e non lo ha fatto. Quindi all’ente nei fatti è stata negata ogni
possibilità di rimodulazione del piano di equilibrio. Sono state fatte salve le
misure che ha messo in campo l’ente in ordine al riaccertamento dei residui nei
trent’anni e il piano di riequilibrio. Sarà adesso valutato se andare avanti o
fermarsi qui. Si rimane in attesa, comunque, gli esiti del piano di
riequilibrio approvato entro il 31 maggio scorso.

Il consigliere Vito
D’Antona chiede la comunicazione scritta, letta dal sindaco in consiglio, e una
relazione dell’ufficio legale in attesa della sentenza  relativa al ricorso.

Il consigliere Giorgio
Falco chiede cinque minuti di sospensione per raccordarsi su come procedere nei
lavori.

Alla ripresa della
seduta sono presenti diciannove consiglieri e i lavori si aprono con un
intervento del consigliere Luigi Giarratana che ritiene al momento non
discutibile la mozione relativa alla destinazione d’uso dei locali dell’ex Tribunale
di Modica,  perché ritiene che la mozione
deve essere condivisa anche dalla maggioranza e quindi chiede che se ne discuta  nella conferenza dei capigruppo al fine di
consentire integrazioni e si stabilisca quando riportarla in consiglio.

Il presidente Garaffa
riferisce che da circa un mese è stata depositata e quindi c’era tutto il tempo
per valutarla.

Il consigliere Tato
Cavallino valuta che la mozione sull’ex Tribunale di Modica deve essere
condivisa da tutto il consiglio.

Di parere opposto il
consigliere Giovanni Scucces il quale sottolinea che da circa un mese è stata
messa a disposizione dei consiglieri e quindi valutabile sul piano delle
argomentazioni e i tempi utili c’erano tutti. Quindi la mozione dovrebbe essere
trattata oggi per quello che può valere e comunque bisogna provarci e propone
la messa ai voti sulla discussione sul punto.

Il consigliere Vito D’Antona
non è d’accordo sulla proposta del consigliere Giarratana e rileva un
atteggiamento dilatorio della maggioranza. Da circa un mese la mozione è in
possesso dei consiglieri. Si legga in aula e si propongono gli emendamenti

Destinare oggi i locali dell’ex Tribunale di
Modica ad altri usi si tratta di una resa. Se è su questo che si deve decidere
lo si faccia subito.

La consigliera Carmela Minioto rileva che una
parte del Palazzo di Giustizia possa essere utilizzata per altri usi, fermo
restando il fatto che un ritorno degli uffici giudiziari è auspicabile dai
gruppi di maggioranza; per cui è necessario concretizzare una mozione
condivisa, condizione che non c’è stasera e quindi l’argomento si potrà
rinviare in un consiglio prossimo.

Il capogruppo del PD, Giovanni Spadaro non è
d’accordo sul fatto che la mozione non possa essere discussa stasera.

Informa che la senatrice Venerina Padua
presenterà un emendamento finché, all’interno di un decreto, possa essere
possibile che i locali dell’ex Tribunale di Modica possano essere utilizzati
per una sezione staccata di uffici giudiziari.

Il consigliere Andrea Rizza riferisce che
articoli di stampa riportano destinazioni d’uso diverse da quelle di uffici
giudiziari; la mozione da tempo è a disposizione e quindi si dichiara d’accordo
per la messa ai voti per l’anticipazione della discussione sulla mozione.

Il sindaco rileva che la mozione in un primo
momento non aveva una paternità e solo da qualche giorno è stata ufficializzata
come presentata dal presidente Garaffa. Ricorda che il parlamento ha deciso con
legge primaria di sopprimere alcuni Tribunali. Poi si è aperta una discussione
per concretizzare una marcia indietro che non ha trovato alcuna accoglienza da
parte del legislatore. Ad un anno non c’è ancora una decisione. Qui si rischia
la soppressione dell’INPS e dell’ufficio delle Entrate che dovrebbero trovare
posto in una parte dell’ex Tribunale di Modica.

Bisogna evitare una lotta all’interno del
consiglio comunale e l’amministrazione, perché qui si rischia di perdere tutto
compresa la Condotta agraria. Bisogna lottare per obiettivi sostenibili e che
si possono raccogliere. Forzare i tempi per la mozione per sostenere poi che la
maggioranza non è d’accordo per un ritorno del Tribunale a Modica è solo un
fatto strumentale. La maggioranza vuole condividerla e tutti insieme rimettere
in moto un’attività verso gli organi preposti per superare il problema di cui
si discute da un anno.

Il consigliere Vito D’Antona non condivide il
tono ricattatorio del sindaco il quale già sa chi si deve trasferire nei locali
dell’ex Tribunale di Modica. Valuta che si pretende che in quella sede ci
possono andare gli uffici Inps quelli dell’ Agenzia delle Entrate ma anche gli
uffici giudiziari perché c’è una battaglia in atto. Quest’ultimo aspetto sembra
non rientrare negli interessi del sindaco. Nessun crede che il Tribunale possa
tornare a Modica; è evidente che Modica potrebbe ospitare uffici giudiziari del
Tribunale di Ragusa e quindi quel palazzo non potrà ospitare fino a battaglia conclusa
altri tipi di uffici.

Il consigliere Tato Cavallino rileva che questa
mozione nasce dalla conferenza dei capigruppo alla presenza del comitato pro
tribunale e quindi anche dalla maggioranza. Bisognerà fare in modo che il
presidente della Regione Crocetta confermi o neghi il finanziamento promesso
per garantire la presenza di alcuni Tribunali siciliani adesso soppressi.

Chiede al sindaco se l’ente ha un piano B se si
verificasse la possibilità di avere alcuni uffici giudiziari. Il sindaco
risponde che non c’è.

Il consigliere Luigi Giarratana rileva che non
c’è alcuna contrarietà ad ospitare nuovo uffici giudiziari nei locali dell’ex
Tribunale di Modica e comunque molto spazio rimane per ospitare altri tipi di
uffici: non tutto il Palazzo potrà essere occupato da uffici giudiziari. Non
passi il messaggio che l’amministrazione e la maggioranza intendono perdere
tempo e valuta che siano necessari alcuni giorni per fare in modo che la
mozione possa essere condivisa.

Il consigliere Giovanni Scucces valuta che oggi
va inviato un messaggio che parte dal consiglio comunale agli organi preposti
circa un impegno per ospitare in quel Palazzo gli uffici giudiziari.

Si vogliono ospitare altri uffici? Lo si
dichiari stasera così si avranno le idee chiare sulle scelte politiche che si
intendono fare. C’è un arroganza di potere quando sui giornali si legge del
trasferimento di alcuni uffici senza che il civico consesso ne sappia niente.

Il consigliere Giorgio Falco ribadisce
l’esigenza di un rinvio di qualche settimana della mozione anche in attesa
degli sviluppi sull’emendamento che sarà presentato dalla senatrice Padua.

Il sindaco Abbate non condivide che nella mozione
si faccia riferimento all’ impegno del primo cittadino a fare delle denunce
contro organi istituzionali, e questa richiesta vale per l’80 per cento della
mozione.

Non si capisce poi nel documento chi è
l’interlocutore a cui ci si deve rivolgere.

Allora bisogna rifare il punto della situazione
e trovare un punto di sintesi condiviso. Ricorda che tutti gli emendamenti
presentati in Parlamento dalla senatrice Venerina Padua sono stati tutti
rigettati. La mozione dà il senso di bloccare il primo cittadino circa
l’utilizzo dell’ex Palazzo di Giustizia.

Questa mozione non è da lui condivisa.

Il presidente richiede la votazione
sull’anticipazione del punto relativo alla mozione avente ad oggetto: “Uso dei
locali dell’ex Tribunale di Modica” presentata dal presidente del consiglio.

L’anticipazione
del punto viene respinta con nove voti favorevoli e quattordici astenuti.

Si passa alla presentazione della mozione avente
ad oggetto dall’accorpamento delle camere di commercio di Ragusa e Siracusa
presentata dal consigliere Tato Cavallino su input dell’associazione Confronto.

E lo stesso consigliere Cavallino a illustrare
la mozione. Sostiene che prende più corpo l’ipotesi di mettere insieme la
Camera di Commercio di Ragusa con Siracusa. Si registrano però delle differenze
tra le due Camere di Commercio. La mozione, una volta approvata, dovrà
impegnare il sindaco ad interloquire con il Ministro allo Sviluppo Economico
perché le due Camere di Commercio possano essere accorpate lasciando la sede a
Ragusa in quanto quest’ultima apporta un capitale economico importante, mentre
Siracusa presenta dei deficit.

Il presidente Garaffa contesta l’accentramento
delle Camere di Commercio perché quest’operazione mette a rischio il modello
Ragusa con tutte le sue peculiarità.

Il Sindaco rileva che la provincia di Ragusa è
quella che subisce le maggiori conseguenze di quest’accorpamento: i numeri
giocano contro l’ente camerale di Ragusa che è penalizzato.

Auspica che tutto rimanga come prima perché la
Camera di Commercio di Ragusa è virtuosa e si dichiara contrario
all’accorpamento perché non gioca favore del territorio ragusano e della sua
agricoltura.

La mozione viene messa ai voti.

Viene
approvata all’unanimità con diciassette voti favorevoli.

Si passa alla discussione con l’approvazione del
piano comunale di Protezione Civile.

L’Assessore Giorgio Belluardo illustra il punto.
Notizia dell’inaugurazione del campo scuola a Modica, per gli studenti delle
scuole superiori, circa trenta studenti, che dimostra una sinergia tra ente e
scuola che si propone il fine di fornire conoscenza e saperi sull’argomento.

Il piano in discussione pone la città tre le
prime in provincia in quanto si tratta di un piano in linea con la legislazione
recente. Questi anni hanno messo in emergenza la città: la nevicata del 31
dicembre 2015. In quell’occasione sono state messe in campo alcune misure che
hanno fronteggiato la crisi in modo ottimale. Il 21 e il 22 gennaio scorsi con
il nubifragio la struttura ha retto bene rispondendo con puntualità ed
efficacia alle esigenze del territorio devastato dalle intemperie.

C’è oggi la necessità di fare prevenzione sul
territorio che l’amministrazione, in questi quattro anni, ha dato prova di
efficienza.

Pone le tematiche legate al rischio incendi e a
quello idro geologico.

In questi anni, sostiene l’assessore, si sono
monitorati gli alvei dei fiumi operando le adeguate pulizie rimuovendo arbusti
e altro per evitare impedimenti. La prevenzione fatta nelle caditoie che non
veniva operata da anni è stata eseguita per evitare rischi di allagamento.

Il piano tratteggia tuta quelle misure utili per
prevenire i rischi che potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza del
territorio.

Il documento disciplina compiti e nessi
organizzativi tra le strutture ed è necessario farlo conoscere alla città.

L’assessore Giorgio Belluardo ringrazia quanti
hanno reso possibile la redazione del Piano di protezione Civile. Il documento
viene poi illustrato, in lettura tecnica, dalla Po della Protezione Civile
dell’ente geom. Vincenzo Terranova. Valuta che il piano nasce dalla sinergia
degli uffici con il dipartimento di Protezione Civile grazie alle informazioni
che sono state desunte dal territorio e poi elaborate dagli uffici.

Il documento pianifica le azioni per la
prevenzione e per fronteggiare le emergenze dispiegate dalle funzioni di
supporto del sindaco, responsabile locale della Protezione Civile.

Il piano che ci si appresta ad approvare è un
elaborato in evoluzione che va sempre aggiornato; non è un documento statico.
La cittadinanza dovrà essere informata del Piano in quanto coinvolta sui
comportamenti da tenere; è prevista una comunicazione capillare e un’attività
di esercitazioni nei quartieri. Il piano prevede un allertamento automatico
tramite sms che investirà tantissime persone che potranno interfacciarsi in
tempi reali circa le misure da assumere in caso di crisi.

L’ing. Antonio Criscione del Servizio regionale
di Protezione Civile per la Provincia di Ragusa illustra, con l’ausilio di
slide, il piano.

Il consigliere Giovanni Scucces chiede se è già
operativa la trasmissione via sms delle informazioni e quali sono i costi e poi
come si intende affrontare la comunicazione nei quartieri del territorio.

Evidenzia che alcuni edifici pubblici non sono
stati classificati. Denuncia che la cartografia è obsoleta e quindi questo non
è un Piano di Protezione Civile.

L’assessore Giorgio Belluardo rileva che i tempi
di trasmissione del piano in consiglio sono stati dettati dai tempi necessari
per la sua redazione con alcune misure indicate dai sistemi tecnologici come le
mappature elettroniche e informatiche ed è un piano in continua evoluzione
secondo le linee guida della Protezione Civile regionale e nazionale.

Il sistema di messaggistica sarà avviato,
sostiene la PO, Enzo Terranova, non appena il piano sarà approvato con le
risorse già disponibili.

Verranno stampati degli opuscoli informativi che
saranno distribuiti in modo capillare in tutto il territorio della città. Gli
edifici pubblici strategici sono schedati; per quelli relativi al centro
storico la schedatura non può essere assolta dagli uffici; la Regione sta
operando delle micro zonizzazione. Per altri tipi di elencazione è necessaria
un ulteriore approfondimento.

Il consigliere Giovanni Scucces invita ad
indagare sugli edifici pubblici come alberghi e altro. Denuncia che l’ufficio
di Protezione Civile è sottodimensionato; sarebbe auspicabile rendere più
funzionale l’ufficio e il sindaco deve fare in modo di potenziare l’ufficio.

Il Sindaco nel suo intervento rileva che questo
è un piano aggiornatissimo. Grazie al dipartimento regionale oggi sarà
possibile approvare il piano di Protezione Civile. Uno strumento necessario per
fronteggiare i momenti di difficoltà. Oggi si discute di emergenza incendi ed
emerge in questo caso la necessità di avere un Piano di Protezione Civile
aggiornato. Ringrazia quanti hanno lavorato in questo progetto a cominciare
dall’assessore Giorgio Belluardo e ai volontari di Protezione Civile. Valuta
necessario investire sulla prevenzione e l’amministrazione lo fa ogni giorno.
Per ben due volte il Dipartimento regionale di Protezione Civile ha scelto
Modica dove svolgere il campo scuola.

Il Piano
comunale di Protezione Civile viene approvato all’unanimità con diciotto voti
favorevoli.

L’assessore Giorgio Belluardo annuncia le
dimissioni di consigliere comunale per dare la possibilità di allargare il
gruppo consiliare e potersi dedicare con una maggiore tempo e cura al ruolo di
assessore all’Urbanistica, alla Protezione Civile e al centro storico.

La seduta è rinviata a giovedì 6 luglio alle ore
19.30.

 

 

 

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