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Conservare e valorizzare la basilica di Santa Maria delle Stelle a Comiso. Se ne occuperà “Ad Sidera”
19 Dic 2022 10:59
Nasce a Comiso l’associazione “Ad Sidera” costituita all’interno della Chiesa Madre, intitolata a Santa Maria delle Stelle.
L’obiettivo è «la tutela, la conservazione e la valorizzazione delle opere artistiche e architettoniche” del tempio sacro, uno dei più antichi di Comiso, ricostruito dopo il terremoto del 1693 e aperto al culto già nel 1699, appena sei anni dopo il “terremotu ranni”».
A promuoverla è stato un gruppo di laici e sacerdoti della basilica: Dario Brafa, Roberto Dipietro, Roberto Giannone, Giovanni Gurrieri, Giorgio Iapichella, Salvatore Incardona, Salvatore Inghilterra, Daniela La Terra, don Innocenzo Mascali, don Angelo Strada, Antonio Minardi, Biagio Ravalli, Daniele Salafia, Nunzio Taranto. «Abbiamo ereditato un patrimonio artistico e culturale meraviglioso – affermano i promotori – Abbiamo l’obbligo di tutelarlo, valorizzarlo e promuoverne la conservazione».
«Questa chiesa – spiega Dario Brafa – è la casa della nostra comunità, queste mura per ciascuno di noi profumano di ricordi, di affetti, di passioni, di quell’orgoglio di essere “matricrisiari” che ci spinge sempre a ravvivare il nostro impegno per la nostra amata Chiesa Madre. La chiesa è stata interamente restaurata e riaperta al culto nel 2016. A questo intervento sono seguiti a ruota altri importanti restauri negli ultimi anni, tra cui vale la pena menzionare i restauri del fercolo processionale di Maria SS. Addolorata, del fimulacro del Cristo nell’urna, dell’altare del Crocifisso, dell’altare maggiore insieme ai candelabri e reliquari del 1700, nonché della statua lignea di San Giuseppe con Bambino (opera di scuola napoletana del 1778). Ed è proprio nel corso del susseguirsi di tali restauri che nasce spontanea tra i soci fondatori l’idea di questa associazione che, da oggi, continuerà a lavorare nel tempo per tutelare e valorizzare questo magnifico tempio che i nostri padri ci hanno tramandato e i numerosi tesori artistici e architettonici che esso contiene».
Uno dei primi obiettivi di “Ad Sidera” sarà la realizzazione della statua di San Girolamo, una delle quattro statue raffiguranti i Dottori della Chiesa situate sulla facciata progettata da Rosario Gagliardi, mancante sin dal 1912, quando cadde rovinosamente frantumandosi in mille pezzi.
La facciata monumentale, una delle più belle tra i templi del barocco siciliano del Val di Noto, necessita oggi di interventi. Alcune settimane fa un pezzo di un capitello del terzo ordine della facciata si è staccato precipitando al suolo. La scheggia, del peso di circa 5 chili, avrebbe potuto costituire un potenziale pericolo nel caso in cui qualcuno si fosse trovato nella zona del sagrato. Da quel momento il sagrato è stato chiuso e transennato. «Attendiamo a breve dalla Regione Siciliana – ha aggiunto Dario Brafa – un finanziamento per un intervento di somma urgenza».
Proprio in questi giorni, sono stati completati i restauri di una statua lignea di San Francesco di Paola, molto pregevole perché risalente alla prima metà del 600 (quindi antecedente al terremoto) ed una tela dei santi Crispino e Crispiniano martiri, della metà del 1700. I restauri, eseguiti dallo studio “Arte e Restauri” di Marinella Cataldi, saranno presentati alla città il prossimo 7 gennaio.
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