CONFERENZA A POZZALLO DEL MOVIMENTO DEI FORCONI

“Analisi dei programmi amministrativi dei candidati sindaci al ballottaggio del 20 e 21 maggio 2012”.  Questo il tema della conferenza promossa dal coordinatore locale del Movimento dei Forconi Giovanni Arato presso lo Spazio Cultura “Meno Assenza”. Osservatore -relatore Marcello Vindigni. Poche persone in sala. Nel suo intervento introduttivo Arato ha fatto cenno allo sciopero proclamato dagli autotrasportatori per il prossimo 28 maggio.

“Per quanto ci riguarda – ha detto – il nostro Movimento si aggrega all’iniziativa con alcune dimostrazioni in piazza, fermo restando l’impegno da parte degli scioperanti di dare via libera al trasporto delle merci deperibili”. A detta degli osservatori il progetto del Movimento attraverserebbe una fase delicata. Di evidente incertezza. Progettuale e operativa. In occasione dell’incontro a Pozzallo tra i rappresentanti dei Forconi ed i cinque candidati sindaco, a campagna elettorale ufficialmente avviata, i dirigenti del Movimento, rivolti ai numerosi cittadini presenti, avevano fatto un discorso chiaro:”Non vi diciamo di non andare a votare. Il voto è un diritto. Ed anche un dovere. Ma, per protesta, lasciate sulla scheda un segno di riconoscimento del nostro movimento”. L’invito, francamente, non è stato accolto.  Ma veniamo al tema della conferenza di martedì sera. Esperto di pubblica amministrazione Vindigni ha preso in esame i programmi elettorali depositati presso il competente ufficio elettorale dai due candidati che si sfideranno al ballottaggio: Luigi Ammatuna e Roberto Ammatuna. Sviscerandoli punto per punto, ha evidenziato carenze e pregi, più quelle che questi, dimostrando alla fine l’incongruenza tra i propositi sbandierati nel corso dei comizi ed i documenti programmatici depositati agli atti.

“Basti immaginare – ha rilevato fra l’altro Vindigni – che il programma del candidato sindaco Roberto Ammatuna è contenuto in poche righe, mentre quello di Luigi Ammatuna, seppure più completo, su alcuni temi appare evasivo e retorico. Ed invece – ha proseguito – per amministrare bene la cosa pubblica, occorre partire dai punti di forza di una realtà territoriale, valorizzandone le risorse naturali, umane e professionali, in modo da assecondare e indirizzare virtuosi processi di crescita e di sviluppo nell’interesse comune. Nei programmi presentati dai due candidati non c’è scritta una sola parola sulla edilizia scolastica, sull’industria e l’artigianato, sulle dipendenze, sull’edilizia pubblica. Per il porto, argomento di straordinaria importanza per lo sviluppo del’intera area iblea, Luigi tace, mentre Roberto parla solo di accelerazione e ultimazione dell’iter procedurale. Infine, per quanto riguarda  l’agricoltura, le attività marittime, le energie rinnovabili, il randagismo, la  cultura, gli anziani, i giovani – conclude Marcello Vindigni – Roberto Ammatuna non dice nulla”. Assenti all’incontro i due candidati sindaco. Non sarebbe stato più corretto invitarli? 

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