CONCORSO DI DANZA “SICILIA BAROCCA 2010”, IN CORSO LE RIGIDE SELEZIONI

29 Apr 2010 20:08

Arte e cultura racchiusi in un’unica disciplina. Momenti di grande intensità espressiva al Concorso Internazionale di Danza “Sicilia Barocca 2010”, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. Già da ieri pomeriggio, data d’inizio dell’evento, interessanti esibizioni si sono alternate sul palco del Teatro Tenda a Ragusa, dove i partecipanti hanno mostrato le proprie doti e il lavoro preparato durante l’anno. Oggi, per la seconda giornata, è stato già il momento delle prime eliminazioni all’interno di tutte le categorie in gara, e cioè classica, moderna e composizione coreografica. Dopo la presentazione ufficiale della giuria ai concorrenti, si è fatta particolare attenzione alle varie esibizioni dinnanzi ai professionisti pronti a valutare, e di conseguenza a selezionare, i più meritevoli. Importanti nomi nel campo della danza compongono la giuria: Irina Trofimova dalla Russia, Peter Lukanov dalla Bulgaria, Bisser Deyanov dalla Bulgaria, Tuccio Rigano dall’Italia, Fabrizio Paganini dall’Italia e Hikmet Mehmedov dalla Bulgaria. Stasera si avrà l’annuncio dei primi eliminati e di quanti, al contrario, passano al turno successivo. Domani iniziano gli stage con i maestri professionisti. Una quinta edizione, quella di “Sicilia Barocca”, che da prova del fascino che la danza riesce sempre a suscitare, imponendosi come arte privilegiata capace di conquistare gli animi. A dimostrarlo il grande successo avuto anche quest’anno dal concorso, organizzato da Artem con la direzione artistica del maestro Evgeni Stoyanov e con partecipanti provenienti da varie parti del mondo, come il Giappone e la Bulgaria, accanto a tanti curiosi che in questi primi due giorni sono arrivati al Teatro Tenda e, affascinati dalle esibizioni, si sono fermati per assistere alle prove. E’ grande, quindi, anche la valenza di promozione turistica che possiede la manifestazione, nel connubio vincente tra danza e barocco, espressione del patrimonio culturale immateriale da vivere all’interno del patrimonio bene dell’Umanità.