Concluso Festiwall, sindaco Cassì: “La più importante manifestazione culturale di Ragusa”. Era l’ultima edizione

“Festiwall? La più importante manifestazione culturale di Ragusa. E lo dico senza temere di essere smentito”. Queste le parole del sindaco Peppe Cassì a conclusione della quinta e ultima edizione del festival di arte pubblica che si è concluso sabato sera a Ragusa con l’intervento di sei artisti che hanno realizzato altrettanti grandi muri artistici in sei punti differenti della città.

Le parole del primo cittadino, che erano state più o meno le stesse di quelle usate per la chiusura di un’altra grande manifestazione di Ragusa, hanno ribadito l’importanza dell’iniziativa e spiegato che il Comune sarebbe comunque disponibile ad essere ancora partner dell’evento. Ma dagli organizzatori non è arrivata alcuna smentita sul fatto che fosse questa del 2019 l’ultima edizione. Anzi, viene ribadito nel comunicato stampa ufficiale diramato in queste ore e che trovate in modo integrale a seguire.

Va detto che il festival ha coinvolto molti giovani sopratutto nella pista di pattinaggio e skateboard ribattezzata “Skate Park” e intitolata all’ex assessore Toto’ Ottaviano. Disagi, tanti, invece, per i residenti della zona e per quanti usano viale Colajanni, una delle vie centrali della città, per uscire o entrare a Ragusa. Durante la settimana di Festiwall, infatti, da tardo pomeriggio a notte fonda ne è stato parzialmente interdetto il traffico.

A seguire i video live dalla pagina di Ragusaoggi e il servizio di SkyTg24 sull’evento e il testo completo del comunicato stampa finale.

COMUNICATO DI CHIUSURA FESTIWALL 2019
Dopo una settimana costellata di eventi, Festiwall, Festival internazionale di arte pubblica, ha chiuso ieri i battenti della sua quinta e ultima edizione a Ragusa, donando al capoluogo ibleo altre sei opere murali, realizzate, come sempre, dagli esponenti più interessanti nel panorama della street art mondiale. I muri del 2019, articolati fra le vie d’uscita e la Zona industriale della città, portano le firme di Elian Chali (Argentina), Case Maclaim (Germania), M-City (Polonia), Ciredz (Italia), Ampparito (Spagna) e Fasoli aka Jaz (Argentina).

Oltre alle nuove opere, anche per quest’anno il Festival ha proposto al suo numeroso pubblico una fitta agenda di incontri culturali, dal concerto jazz del talentuoso Francesco Cafiso ai laboratori sul gesto segnico diretti da Giovanni Robustelli, dal workshop sulla poesia contemporanea dello slammer Sergio Garau a dibattiti e docufim sul ruolo e la fruizione dell’arte pubblica, fino all’appuntamento più atteso: la finale nazionale di Poetry Slam organizzata dalla Lips, Lega italiana poetry slam, andata in scena sabato scorso.

Ad ospitare quasi tutti gli eventi, l’opera d’arte dipinta dall’argentino Elian Chali sulla superficie del quartiere generale scelto per FestiWall 2019: lo Skate Park cittadino, impianto sportivo di recente costruzione inaugurato all’apertura di questa quinta edizione.

FestiWall conclude così il suo percorso di analisi sul tessuto cittadino di Ragusa, iniziato quattro anni fa con l’obiettivo di restituire la fruizione culturale alla sua dimensione pubblica e gratuita attraverso un processo di rigenerazione urbana “partecipata”, contrastando le logiche di espansione edilizia che hanno tagliato il legame relazionale tra spazio e comunità. Dal 2015 ad oggi sono state realizzate oltre 30 opere murali.

Ogni intervento, ricorda il direttore artistico del Festival, Vincenzo Cascone «ha preso in esame un tassello della città, studiando, di volta in volta, la storia, le criticità, la percorribilità dei diversi frammenti. Quest’anno si chiude, ma il progetto sopravvive, sedimentato nel museo a cielo aperto che gli artisti hanno donato a Ragusa. Spetta adesso alla collettività interpretarne il messaggio, dialogando, nel tempo, con opere che possono ammirare ogni giorno, ad ogni passaggio». FestiWall 2019 è stato patrocinato dal Comune di Ragusa e dall’Ars, l’Assemblea Regionale Siciliana

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