Nella settimana tra il 22 e il 28 maggio, in Sicilia, sono stati 610 i casi di contagio da Covid-19, con un notevole aumento percentuale rispetto ai sette giorni precedenti, pari a +118,64%, e un’incidenza media di 13 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti. I dati sono contenuti nel bollettino settimanale redatto dal Dasoe, il […]
CONCLUSO A RAGUSA IL PROGETTO ISAAC SUL BIOGAS
10 Mar 2017 06:43
Organizzato da Legambiente , si è concluso ieri al Centro Polifunzionale per immigrati di Ragusa il progetto ISAAC sul biogas che ha visto coinvolti in due settimane quasi 250 alunni degli indirizzi agrari e chimici della provincia di Ragusa, le organizzazioni agricole, tecnici del settore energetico, agricoltori e comuni cittadini. L’ultimo incontro, che ha analizzato i problemi e a volte le resistenze all’utilizzo del biogas/biometano in Italia da parte di comitati di cittadini, ha visto la presenza di Lorenzo Maggioni – Consorzio Italiano Biogas (CIB) , Enrico Facci – AzzeroCO2 – Capofila del Progetto ISAAC, Marco Segreto – CNR IIA e Claudio Conti – Legambiente Ragusa. Nel corso dell’iniziativa, soprattutto nell’incontro con gli studenti dell’istituto tecnico agrario di Ragusa, è emersa la grande potenzialità della produzione di biogas/biometano per le aziende agricole zootecniche che, grazie anche ai contributi per le energie rinnovabili previsti dalle misure del Piano di Sviluppo Rurale della Sicilia, può integrare il reddito aziendale. Infatti il biogas prodotto può essere trasformato in energia elettrica, in parte utilizzata in azienda e in parte venduta, mentre il calore può essere utilizzato per la produzione dei formaggi, per scaldare gli ambienti e per l’igiene degli animali. Con l’approvazione dei decreti attuativi in arrivo entro l’estate il biogas, trasformato in metano puro potrà essere venduto alla Snam Rete Gas oppure servire per creare un distributore di metano per automobili. Sfruttando la potenzialità delle biomasse nel produrre biometano si potrà così produrre nuovo reddito e nuova occupazione in Italia e nel contempo diminuire le importazioni di gas con una maggiore autosufficienza energetica.