“Con Savita e per Savita”. A Ragusa sarà proiettata la gara della judoka Savita Russo, al debutto olimpico di Parigi

Il quartiere generale sarà la Sala congressi negli uffici comunali della zona artigianale in via Corrado Di Quattro. “Con Savita e per Savita”, con questo slogan il primo cittadino della città capoluogo ha annunciato poche ore fa la decisione di proiettare la gara della judoka iblea. “Savita scenderà sul tatami al quarto incontro – annuncia Peppe Cassì – chi vorrà potrà aspettarlo nella Sala congressi di via Corrado Di Quattro per viverlo tutti insieme”. Anche il suo allenatore, il Maestro Maurizio Pelligra è felice di quello che sta facendo il primo cittadino di Ragusa, la città dove è nata e vive la jodoka diciannovenne, la più giovane delle atlete, per questa disciplina sportiva, presenti a Parigi: “sciclitani e ragusani, la nostra Savita al primo incontro combatterà contro la vice campionessa del mondo – afferma Maurizio Pelligra – l’incontro è molto difficile. Credo che possiamo aiutarla mandando il nostro sostegno e tantissima energia. Vai Savi, Vola Savi, Vinci Savi”. L’annuncio del sindaco Cassì era nell’aria. Da buon sportivo sta facendo molto per spronare la giovane judoka ragusana e per garantire alla sua città la visione della gara. Non solo alla sua città: anche agli altri tifosi ed appassionati della provincia iblea. Infatti il primo cittadino ha pubblicizzato anche la posizione per raggiungere la Sala Congressi di via Corrado Di Quattro dove si tiferà per la giovane atleta.

Savita Russo, nata il 18 maggio 2005 a Ragusa, è figlia di Salvatore Russo, ex giocatore di pallamano in Serie A ed oggi allenatore. Gareggia nella categoria 63kg. Nel suo bagaglio ha il Bronzo ai Mondiali cadetti nel 2022, l’oro agli europei juniores 2023 e nel 2024 il bronzo agli Europei di Zagabria.

Un ripasso delle regole di gara che aiutano ad assistere all’evento olimpionico di Parigi.

La durata degli incontri: quattro minuti, sia per gli uomini che per le donne, con la possibilità di golden score se l’incontro è in parità. Punteggio: i punti vengono assegnati per proiezioni (ippon, waza-ari), immobilizzazioni (osaekomi) e penalità (shido). Un ippon, il punteggio più alto, termina immediatamente l’incontro. Uniforme: i judoka devono indossare un judogi, con un concorrente in blu e l’altro in bianco per distinguerli. L’arbitraggio: gli incontri sono supervisionati da un arbitro centrale e due giudici laterali, che garantiscono il fair play e il rispetto delle regole.

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