Con “La danza delle Muse” rivive la hall del cine-teatro Italia di Scicli. Ecco alcune anteprime. FOTO

“Per la prima volta sarà possibile vedere una mia opera in Sicilia! È l’opera più grande mai realizzata da me e sono felice che questo stia accadendo nella mia terra” – a parlare è Giuliano Macca, artista di origini modicane che vive e lavora ad Amsterdam, alla sua prima committenza istituzionale. E’ lui che sta realizzando nella hall del cinema di Largo Gramsci a Scicli un’opera che andrà a dare un tocco d’arte ad un ingresso pensato e realizzato “freddo” senza messaggi empatici. E’ lui che sta lavorando, come gli piace dire, con il sole della Sicilia ed il sottofondo della musica di Vivaldi. “Parlo, attraverso la mia arte, di un volo tra muse e umani ricordando metaforicamente la caduta dei Titani e la nascita della memoria per tramandare attraverso le arti i fatti storici – dice ancora l’artista – sono felice di essere tornato nella mia terra per poter lasciare un segno”.

La scommessa del nuovo gestore del cineteatro Italia di Scicli, Michele Avveduto, non sta solo nella programmazione che si annuncia da grido ma anche nell’accoglienza all’insegna dell’arte.

C’è grande attesa per la svelatura dell’opera in programma sabato 2 settembre alle 19. Da un mese a questa parte il giovane Giuliano Macca, di origini modicane che vive e lavora ad Amsterdam alla sua prima committenza istituzionale, sta realizzando nella hall del cinema di Largo Gramsci. Per la società Novecento, che si è aggiudicata il bando per la gestione del cineteatro Italia di Scicli, è stata un’idea vincente. C’è grande attesa. Fondamentale per la realizzazione di questo progetto è stato il sostegno di Gowen Contemporary, galleria di Giuliano con sede a Ginevra: la galleria ha deciso di finanziare l’intervento dell’artista nella sua Sicilia permettendogli inoltre di concedersi del tempo atto alla realizzazione di questa prestigiosa commissione. Le Muse, protettrici delle arti e figlie della memoria nell’Olimpo degli Dei, ben si collocano in questo scenario creativo in fase di ultimazione con la tecnica della grafite e del carbone, materiali simbolo di un processo di trasformazione (organica) che l’artista volutamente spesso ricorda nella sua tecnica artistica.

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