Comunità energetiche via libera anche a Scicli

Scicli – Via libera alla costituzione delle comunità energetiche rinnovabili anche a Scicli. E’ arrivato dal Consiglio comunale con l’approvazione, lunedì sera, dell’atto deliberativo volto a creare e regolamentare nel territorio le CER, le comunità energetiche rinnovabili aperte a cittadini, attività commerciali, amministrazioni locali e piccole e medie imprese che vogliono unire le proprie forze per produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale.

Cosa sono le comunità energetiche

Uno strumento già utilizzato in Italia dove si contano 100 comunità energetiche rinnovabili ed in Europa dove ne esistono 3.500. L’iter è stato avviato nell’agosto scorso con l’istanza di contributo presentata dal Comune all’Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità. E soprattutto con l’intento di dotare la città di questo nuovo strumento innovativo di aggregazione e governance nel campo dell’energia. Uno strumento in grado di consentire a gruppi di cittadini, enti ed imprese, di associarsi per costruire impianti da fonti rinnovabili e sostenere forme di auto-consumo con la possibilità, concreta, di venire incontro agli utenti che si trovano in uno stato di disagio socio-economico. Il 30 settembre successivo l’istanza è risultata ammissibile con un finanziamento di circa 15mila euro.

Le dichiarazioni del sindaco Marino

“E’ un ulteriore passo in avanti – spiega il sindaco Mario Marino – l’obiettivo delle comunità energetiche rinnovabili è quello di produrre e condividere energia sul territorio con il vantaggio di un risparmio sulle bollette dei cittadini. Il ruolo del Comune, in questo contesto, è centrale, in quanto sarà il soggetto che faciliterà la comunicazione ed il coinvolgimento dei cittadini nella realizzazione delle CER. Siamo pienamente convinti che questa strada debba essere percorsa per andare incontro alle istanze della comunità e per tutelare gli sciclitani”. Tecnicamente una comunità di energia rinnovabile è un soggetto giuridico, pienamente autonomo e reso possibile grazie alla conversione in legge del Decreto Milleproroghe 162/2019. 

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