Completata la bonifica del percorso ciclabile del Pantano Longarini nord. Era stato danneggiato da un incendio l’estate scorsa

L’opera di bonifica è stata eseguita da un gruppo di volontari che non si sono risparmiati nel duro lavoro di riconsegnare la dignità di habitat naturale a dei luoghi che in maniera dolosa erano stati danneggiati l’estate scorsa per un incendio che dette un duro colpo alla flora ed alla fauna dell’area naturale del Pantano Longarini fra Ispica e Pachino. “Grazie infinite ai nostri instancabili volontari che due giorni fa ci hanno permesso di completare la bonifica dei rifiuti lungo il percorso ciclabile di Pantano Longarini nord – afferma Paolo Galasso sui social – adesso l’enorme quantitativo raccolto potrà essere smaltito debitamente per rendere il percorso, di libero accesso, ancora più bello e suggestivo”. A lui sono seguiti i commenti di chi ha a cuore questa vasta area naturalistica scelta come luogo di sosta nella migrazione di uccelli da un continente all’altro. “Non oso immaginare come sarebbe l’area protetta oggi se gran parte dei rifiuti non fossero stati rimossi!” – ha commentato Andrea Ciaccio.

Il mese di settembre e parte di ottobre sono stati fondamentali per la pulizia dei luoghi. L’appello lanciato nelle settimane scorse è stato raccolto. Un bel gruppo di volontari ha aderito all’iniziativa. Fra il 30 ed il 31 luglio la Riserva naturale privata dei Pantani Cuba e Longarini, tra Ispica e Pachino, aveva subito un attacco incendiario in tre punti diversi. Un duro colpo ad un patrimonio unico con grave danno anche alle specie animali e vegetali che vi crescono e vi annidano o che scelgono nei percorsi di trasferimento da un Continente ad un altro. Non ultimo il fenomeno del disorientamento dei fenicotteri appena nati in quell’area che si sono visti vagare per giorni, fra agosto e settembre, sulla costa iblea. L’attacco incendiario era stato denunciato dalla Fondazione Onlus tedesca Stiftung Pro Artenvielfalt – Fondazione Pro Biodiversità che a partire dal 2014 ha acquistato il Pantano Cuba, il Pantano Longarini e molti dei terreni limitrofi e che gestisce la riserva con l’ obiettivo di ripristinare gli ambienti naturali dell’area umida e tutelarne la biodiversità.  Il fuoco, in più punti, aveva distrutto sia la vegetazione ripariale del versante nord del pantano Longarini che la vegetazione arborea dell’argine sud del pantano mandando in cenere 21 ettari di habitat naturali, interessando i comuni di Pachino, Noto ed Ispica con danni ecologici agli ambienti e alle specie animali e vegetali elevati, così come i danni paesaggistici e quelli legati alla fruizione

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