Comiso, l’Avis sposa l’arte. Una targa nel doppio murale “Il tempo in posa”, di Case Maclaim e Marat Morik

Una targa per suggellare un dono. Il dono dell’Avis alla città di Comiso. L’associazione dei volontari donatori del sangue ha contribuito per la realizzazione del doppio murale dal titolo “Il tempo in posa”, realizzato sulle pareti laterali di alcuni edifici nella rotatoria di corso Ho Chi Min.

I murales sono stati realizzati da Case Maclaim e Marat Morik che hanno lavorato per questo nell’ottobre scorso. L’iniziativa, denominata “CAP Comiso Arte Pubblica” si è conclusa ieri con la targa situata sotto uno dei murales, quello raffigurante il piccolo Carmelo Cabibbo, figlio del dottore Nicola Cabibbo, il cui busto campeggia nell’atrio dell’ex ospedale di Comiso (ex convento dei Cappuccini) che oggi ospita alcuni uffici e alcuni servizi dell’Asp.

I murales realizzati con le foto di fine ‘800 del nobile comisano Gioacchino Iacono

La foto, che risale al 1896, raffigura il bambino in sella ad un triciclo. La foto fa parte della collezione di foto di Gioacchino Iacono, nobile comisano vissuto a cavallo tra l’800 e il 900, appassionato di fotografia, che ha lasciato con i suoi scatti la testimonianza di pezzi di vita delle famiglie signorili di fine, ma anche dei tanti popolani (campieri, contadini, servitori, ma anche i componenti di un piccolo complessino musicale).

Le foto furono scoperte molti decenni dopo, all’interno di un baule, nella casa di campagna di contrada Boscorotondo, dal nipote omonimo (anch’egli Gioacchino Iacono) insieme all’amico Gesualdo Bufalino. Le foto vennero poi pubblicate e successivamente ripubblicate da Sellerio. Proprio quelle foto e l’introduzione scritta da Gesualdo Bufalino, furono la causa occasionale che fece conoscere ad Elvira Sellerio quel docente quasi sconosciuto che viveva in un paesino di provincia e che di lì a poco avrebbe pubblicato il suo primo romanzo, Diceria dell’Untore, vincendo il Premio Strega.

La scopertura della tarda è avvenuta ieri mattina, con la presenza del sindaco, Maria Rita Schembari e della presidente Avis, Lina Vacante. Nel pomeriggio si è svolta l’assemblea annuale dell’Avis. In aumento il numero dei donatori (1755 donatori contro i 1577 dello scorso anno). In leggera flessione le donazioni, 3062 rispetto al numero record dello scorso anno: 3073. La flessione è dovuta all’insorgere in anticipo dell’epidemia influenzale, che ha costretto molti donatori a disdire l’appuntamento per la donazione.

Una targa ai donatori benemeriti

Nel corso dell’assemblea sono state consegnate le targhe di benemerenza ai soci che hanno effettuato più di 50 donazioni: Giorgio Assenza, il presidente emerito salvatore Barone, Biagio Battaglia, Rosario Bertino, Giovanni Blanco, Giovanni Brafa, Biagio Burrometo, Rosario Buscema, Roberto Cabibbo, Giuseppe Cirica, Melanie Waltraud Cobisi, Giovanni Dierna, Angelo Distefano, Giovanni Distefano, Roberto Farruggio, Rosario Fatuzzo, Giovanni Ferraro, Milena Giacchi, Carmela Lo Monaco Giacobbe, Giovanna Lucifora, Rosario Mallia, Raffaele Matarazzo, Renato Meli, Nunzio Modica, Salvatore Modica, Letizia Occhipinti, Vincenzo Palazzolo, Maria Paola Pantano, Rosario Giuseppe Pignataro, Norino Ravalli, Gianluca Scalogna, Salvatore Sortino, Vincenzo Spataro, Francesco Taccia, Salvatrice Tidona.

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