Comiso, la lunga attesa è finita. Riparte la refezione scolastica

Riparte la refezione scolastica. La data fatidica, a Comiso, è il 29 gennaio. Le famiglie e gli studenti di Comiso hanno dovuto attendere a lungo ma dalla prossima settimana, chi lo vorrà, potrà avere un pasto caldo a scuola.

Si chiude così una vicenda lunga e controversa che ha caratterizzato, con forti polemiche, i primi mesi della seconda amministrazione Schembari. A fine Settembre dello scorso anno, la giunta annunciò che i pasti caldi assicurati ogni anno non ci sarebbero stati: le cucine ereditate dall’ex base della Nato, quelle utilizzate per la mensa ufficiali dell’Aeronautica militare, erano ormai inutilizzabili. Soprattutto i forni avevano esalato l’ultimo respiro.

Le proteste delle famiglie

Una brutta tegola per le famiglie comisane, che fecero sentire la loro voce, anche in alcune assemblee pubbliche. Anche i gruppi di opposizione protestarono e chiesero soluzioni alternative. Ma il comune non aveva i soldi per fare altro. Il sindaco, Maria Rita Schembari, spiegò che non c’erano più le condizioni di sicurezza. Il comune aveva ottenuto un finanziamento per il rifacimento delle cucine, ma bisognava attendere l’approvazione del bilancio di previsione (a Comiso slittato a fine anno) per poter utilizzare quei soldi e avviare il bando di gara per l’acquisto delle nuove cucine.

Conclusi i lavori di messa in sicurezza. Verranno completati in estate

Nel frattempo, si è trovata una soluzione intermedia: è stato acquistato un forno, sono stati eseguiti dei lavori di messa in sicurezza della rete elettrica, degli impianti del gas e dell’antincendio e degli infissi. Questo consentirà la riapertura della mensa con un certo anticipo rispetto alla data prevista di fine febbraio. Il resto dei lavori e soprattutto l’acquisto delle nuove cucine è stato rinviato al periodo estivo, quando si potrà intervenire senza fretta e si potranno completare i lavori necessari.

“Grazie al finanziamento regionale arrivato a Settembre – spiega l’assessore alla pubblica istruzione, Giusy Cubisino – abbiamo potuto fare interventi manutentivi e sostitutivi di alcune attrezzature. Gli interventi previsti non sono ancora conclusi, ma trattandosi di lavori notevolmente invasive, ma non urgenti, li abbiamo rinviati alla fine dell’anno scolastico per non prolungare ulteriormente la mancanza della refezione scolastica”. Giusi Cubisino sa che i disagi sono stati notevoli. “Lo sappiamo – aggiunge – ma era importante la salvaguardia delle lavoratrici. Si sono fatti Ii lavori di messa in sicurezza, abbiamo acquistato un forno e nuovi pentoloni”.

Il 10 ottobre scorso, in una dura seduta del consiglio comunale, il sindaco aveva garantito che la mensa scolastica sarebbe ripartita all’inizio di febbraio. Si è riusciti ad anticipare di qualche giorno.  “Siamo quindi riusciti a far ripartire la refezione scolastica erogata prima dell’inizio del secondo quadrimestre” ha detto Schembari. E ha ringraziato la scuola e le famiglie perchè “nonostante le difficoltà, hanno compreso l’importanza del tempo prolungato e hanno ovviato in altra maniera alla garanzia del pasto quotidiano ai piccoli studenti”.

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