COME TI CREO UN POVERO

                       Succede a Ragusa come in tante altre parti d’Italia, Lui operaio, lei forestale, una figlia di venti anni, diversi anni fa comprano casa accendendo un mutuo per una parte dell’importo necessario all’acquisto.
                       Lui è costretto ad accettare la riduzione delle ore lavorative, contratto di solidarietà viste le difficoltà della azienda dove lavora, di fatti percepisce circa i 2/3 dello stipendio, lei forestale con 100 giornate lavorative, entrambi portano a casa circa 1300 euro.
                       All’inizio di questo anno il condominio delibera il rifacimento della facciata dello stabile dove abitano, Palesano all’amministratore difficoltà a poter onorare tale spesa, l’assemblea condominiale delibera quanto detto. A marzo vengono ultimati i lavori, alla famiglia in oggetto viene intimato e ingiunto con atto giudiziario di ottemperare a quanto dovuto, I soggetti in questione si rivolgono in banca e chiedono di poter avere un prestito per chiudere la pendenza, da documentazione esibita tutte le rate del mutuo sono pagate alla scadenza, la banca dice di non poter venire incontro alla richiesta perché l’atto giudiziaria di fatti rende i soggetti non affidabili.
                        Sembra una storia come tante ma non lo è, è un dramma che vivono tantissime famiglie che per una spesa improvvisa si vedono piombare nel baratro. Come tante non lo è, per il semplice fatto che non la vogliamo pensare come ordinarietà, ci rifiutiamo di pensare che questa sia la normale quotidianità dei nostri tempi. Questa famiglia si è presentata spontaneamente mentre noi eravamo da Melissa e con le lacrime agli occhi hanno raccontato la loro storia, come di fatto erano spettatori delle gesta dei forconi in aiuto di chi era rimasto indietro pensandosi indenni da tale dramma di colpo erano parte attrice dello stesso dramma.
                         Noi dei forconi guardiamo esterrefatti chi ancora  nelle stanze chiuse dei partiti delle istituzioni è proteso in un atteggiamento di autoconservazione, dando luogo a delle manifestazioni di distacco dalla realtà, sono sotto gli occhi di tutti le risse che connotano le assemblee del partito di maggioranza relativa per delle poltrone insignificanti, cosa che ci spinge ad andare avanti convinti di essere un baluardo di solidarietà e rivendicazione di giustizia sociale. La storia di questa famiglia sarà la nostra lotta come quella delle altre famiglie e imprese consapevoli del fatto che la latitanza della politica nel dibattito da noi acceso è una ammissione tacita di impotenza!

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