Come stanno gli ospedali? La visita dei parlamentari Faraone e Musolino a Ragusa, Vittoria, Modica

Ultima tappa. Vittoria. Sguardo puntato sulla sanità iblea così come su tutte le altre strutture sanitarie della Sicilia. La senatrice Dafne Musolino e il deputato Davide Faraone, entrambi di Italia Viva, si sono recati ieri negli ospedali della provincia di Ragusa. L’iniziativa era inserita nell’ambito della campagna “ospedale per ospedale”.

Obiettivo dei due parlamentari renziani (la Musolino è confluita appena un mese fa dopo aver lasciato il gruppo parlamentare di “Sud chiama Nord” dove era stata eletta un anno fa) era quella di fare un check up dello stato di salute degli ospedali iblei, di metterne in rilievo problemi e criticità.

Musolino e Faraone hanno visitato l’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, il Maggiore “Nino Baglieri” di Modica e il Riccardo Guzzardi di Vittoria. Questi incontri hanno lo scopo di valutare la situazione reparto per reparto e di raccogliere informazioni preziose per l’elaborazione di politiche sanitarie mirate.

Davide Faraone: Situazione drammatica”

“Il confronto diretto – spiega Faraone – ci sta confermando la situazione drammatica della sanità in Sicilia, prescindendo dal grande spirito di abnegazione che hanno i medici e gli infermieri”. La senatrice Dafne Musolino ha detto: “E’ fondamentale che il sistema sanitario siciliano riceva un’attenzione immediata e che vengano prese misure concrete per affrontare le criticità riscontrate”.

Dafne Musolino:Le maggiori criticità nei Pronto Soccorso”

Le maggiori criticità riguardano i reparti di Pronto Soccorso e la situazione dell’emergenza/urgenza e la difficoltà di trovare medici e figure professionali per questi reparti.

“Durante le visite negli ospedali – aggiunge Dafne Musolino – siamo stati informati di un’importante situazione d’emergenza riguardante la disponibilità di medici anestesisti e rianimatori e di grosse difficoltà di reperimento di medici del pronto soccorso. Nel caso specifico, il problema sembra essere legato alla difficoltà di reclutamento del personale, nonostante i concorsi pubblici che non hanno prodotto i risultati sperati. Effettueremo un’indagine per valutare la disponibilità di questi specialisti in altri centri urbani e determinare se questa sia una questione circoscritta o un problema di dimensione regionale”.

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