“CIVILTA’ DEI DIRITTI E CULTURA DI SERVIZIO PER DARE RISPOSTE CONCRETE A BISOGNI VERI”

La prima notizia della ripresa delle attività è stata quella del bando con scadenza 11 settembre dedicato ai Lavori di Utilità Collettiva (LUC) della durata di 3 mesi nei Comuni di Modica, Ispica, Pozzallo e Scicli. E non a caso. “Bisogna dare risposte concrete a bisogni veri, e la necessità di occasioni lavorative, anche minime, rappresenta un’emergenza indiscutibile, con cui gli amministratori di questi territori fanno i conti giorno dopo giorno, al di là delle singole deleghe di cui sono portatori”, spiega infatti Rita Floridia, assessore ai servizi sociali di Modica, Comune capofila del Distretto sociosanitario 45.

 

La sospensione di nove mesi, giorno più giorno meno, delle attività del Distretto, causata da intoppi burocratici che avevano bloccato il trasferimento dei fondi dalla Regione, ha “ovviamente” inciso negativamente sulla qualità della vita dei cittadini interessati, tuttavia, “pur dovendo ricordare quanto si siano spesi i responsabili del Dss  in termini di perseveranza, attenzione, consapevolezza, responsabilità, per far sì che si potesse finalmente riprendere a lavorare, nel rispetto dei diritti dei cittadini e degli stessi operatori, oggi non è il caso di recriminare. Oggi c’è da mettere in campo tutto ciò che si deve per recuperare velocemente il tempo trascorso”.

 

Ed ecco, dunque, i programmi a breve. In autunno partiranno i progetti di mediazione linguistica, per facilitare la comunicazione fra persone e gruppi che vengono da altre nazioni e continenti e servizi. “Si tratta di progetti innovativi che trasformano in fatti una idea di civiltà, integrata, solidale, dialogante, oggi particolarmente importante di fronte all’acuirsi del fenomeno dell’immigrazione che è sotto gli occhi di tutti”. Entro dicembre sono inoltre assicurati i servizi detti Card Ticket, che sostengono le famiglie più disagiate nell’acquisto di generi di prima necessità. E mentre “si sta correndo perché tutte le altre azioni previste siano tempestivamente attivate”, per le persone diversamente abili e i loro familiari, il Comune capofila aveva già fatto la scelta di mantenere in essere l’educativa territoriale, con ciò dando riprova di quanto considerasse “ineludibile la responsabilità di intervenire con sostegni concreti al fianco di coloro che hanno necessità particolari e vivono disagi specifici”. Non da ultimo, è ripresa anche l’attività di comunicazione del Distretto, compresi newsletter e profilo web (www.dss45.it), allo scopo di tenere informata su opportunità, servizi, bandi e scadenze l’intera popolazione.

Tuttavia, la ripresa delle attività del Distretto è soprattutto l’occasione per ricordarne l’importanza soprattutto sotto il profilo della capacità di programmazione.  “Il Distretto opera con una dimensione sovracomunale che è indispensabile non solo per rendere particolarmente efficaci gli interventi su intere categorie ma anche per far cogliere appieno i fenomeni sociali, le istanze, le consapevolezze, i bisogni. Ed è per questo sguardo sufficientemente allargato e approfondito che il Distretto rappresenta una sorta di ‘casa’ della civiltà dei diritti e della cultura del servizio pubblico alla quale va riconosciuto il merito, oltre che delle singole azioni portate avanti, anche della capacità di prevedere e preordinare le attività che serviranno in futuro. Mentre si lavora a ritmo intenso per realizzare i progetti già approvati e per ottenere l’approvazione dei progetti previsti per l’ultimo anno della triennalità in corso, infatti, si sta già prendendo nota di alcune iniziative da proporre per la successiva triennalità, dal 2017 in poi, come, per esempio, il servizio di mediazione familiare. A fronte dell’incremento delle separazioni e dei divorzi, consapevoli degli effetti che queste vicende hanno soprattutto sui figli, auspichiamo che nella prossima triennalità possano rientrare interventi  di mediazione sulla coppia genitoriale affinché sia supportata nell’educazione e nella cura dei figli”.

 

 

 

 

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