Cittadinanza italiana a Gyosho Morischita, il sindaco Schembari: “Invierò istanza al Presidente della Repubblica”

La petizione online su change.org per conferire la cittadinanza onoraria a Gyosho Morishita, il monaco della pagoda della pace di Comiso, è stata appoggiata dal sindaco della città, Maria Rita Schembari: “La cittadinanza onoraria al reverendo è stato uno dei primi atti della mia amministrazione. È giusto che ora gli venga riconosciuta la cittadinanza italiana. Sto inviando istanza al Presidente della Repubblica: le vostre firme saranno la mia forza e il mio sostegno”.

Per poter firmare la petizione vai al seguente link:

http://chng.it/YqyCb5Gckz

L’arrivo del monaco a Comiso risale agli anni ’80. Nel 1981, infatti, il Consiglio dei Ministri dell’allora Governo Spadolini approva la decisione della Nato di collocare 112 missili nucleari di media gittata, i Cruise, nell’aeroporto di Comiso.
Il 4 aprile del 1982 in quasi centomila, guidati da Pio La Torre, attraversano una vecchia strada provinciale e arrivano lì dove i missili stanno per prendere il posto di quello che in passato era stato un aeroporto civile.

Fu la prima di una serie di manifestazioni e carovane pacifiche. Nel giro di poco tempo, si verifica qualcosa di spontaneo mai accaduto nella movimentata storia siciliana: l’onda di protesta supera lo stretto di Messina per raggiungere le più importanti piazze italiane, valicando anche i confini nazionali e portando nella nostra isola sempre più pacifisti provenienti da tutto il mondo.

Tra loro anche Gyosho Morishita, un ex direttore di banca ormai monaco buddista che arriva a Comiso proprio sulla scia di quelle marce: col suo abito arancione e il tamburo, all’epoca sembrava quasi un extraterrestre.

Dopo la fine della Guerra Fredda e lo smantellamento della base, decise di rimanere in Sicilia per edificare, proprio davanti all’aeroporto, l’ottantesima “Pagoda della pace” nel mondo.

Con le sue stesse mani e con l’aiuto di alcuni amici, in un pezzo di terra che gli viene regalato e dove un tempo c’era il campo dei pacifisti, nel giro di otto anni costruisce la quarta “stupa” d’Europa. Unica in Italia e considerata una delle più belle, la pagoda è alta 16 metri e ha un diametro di 15: con una cupola rotonda e un pinnacolo finale, bianca e imponente, spicca sulla collina di contrada Canicarao.

Morishita vive nella pagoda da quando è qui. Oggi lo si vede di rado fuori da contrada Canicarao, anche a causa di alcuni problemi di salute dovuti all’età.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it