È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CHIUSE LE FRONTIERE DELL’U.E. PER LE “SPECIE ESOTICHE INVASIVE”
23 Apr 2014 05:56
L’U.E. prova a limitare e contenere i danni economici causati da un fenomeno in costante crescita.Biodiversità ed estinzione alla base delle recenti direttive dell’unione europea nei confronti di quelle specie animali definite ‘estranee’ ai territori U.E.Le specie invasive, (chiamate anche aliene o esotiche) vengono definite tali poiché hanno un’origine diversa dall’ambiente nel quale l’uomo le introduce, alcune possono non sopravvivere (o sopravvivere solo in cattività), altre riescono ad adattarsi in maniera eccellente al nuovo habitat; quest’ultime, estranee all’ecosistema, vengono dette invasive. Alcune specie, vengono importate volontariamente come animali domestici o piante ornamentali, mentre altre raggiungono i nostri paesi attraverso gli scambi commerciali, e viaggiando come veri e propri “clandestini”. Le specie aliene (o alloctone) entrano spesso in lotta con le specie locali (autoctone), e se la convivenza diviene competitiva, talvolta ne risentono le ultime che soccombono. Le invasioni biologiche sono una minaccia emergente, e vengono oggi considerate una delle cinque principali cause della perdita di biodiversità, insieme alla distruzione degli habitat, allo sfruttamento eccessivo delle risorse, aicambiamenti climatici e all’inquinamento.(da Wikipedia)Ogni anno tali specie causano danni economici per oltre 12 miliardi di euro nell’UE.Il nuovo regolamento, approvato la settimana scorsa, prevede innanzitutto l’istituzione di un registro apposito; prevede poi la possibilità per chi detiene come compagnia un’animale in elenco di continuare a tenerlo, limitandone la fuoriuscita e sopratutto la riproduzione.Infine misure di rilevamento precoce e di eradicazione rapida per impedire l’insediamento e la diffusione di una specie in elenco da effettuare quanto più precocemente possibile, non trascurando quando possibile le misure per il benessere.Esempi: (per l’Italia) gambusia, tartaruga dalle orecchie rosse, nutria, zanzara tigre, scoiattolo grigio, gambero rosso della louisiana, punteruolo rosso.
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