Chiaramonte, il disavanzo è quasi 9 milioni. I numeri del disastro finanziario

Il disavanzo è di 8.700.000 euro. Certificato dai documenti degli uffici comunali, rivisti dai consulenti del sindaco.

Con un debito simile il comune di Chiaramonte Gulfi è sulla soglia del dissesto.

Nella seduta di ieri sera il consiglio comunale ha approvato il rendiconto 2022 e i numeri che ne escono sono impietosi. L’ente soffre e non sarà facile ripianare un simile debito.

Il comune ha iniziato, nel giugno scorso, la procedura per il piano di risanamento che dovrà essere approntato entro settembre e presentato al Ministero dell’Interno (Dipartimento Finanza Locale). Ma le previsioni sono veramente dure e i prossimi anni saranno pieni di scogli, una vera salita ripida.

“Con l’approvazione del rendiconto abbiamo messo il secondo tassello – commenta il sindaco Mario Cutello – siamo in una situazione molto difficile. Ora stiamo cercando una contrattazione con i creditori per programmare un piano di rientro e pagare quanto dovuto”.

Approvati il rendiconto e i debiti fuori bilancio

N3lla seduta di ieri, oltre al rendiconto, il consiglio comunale ha approvato un debito fuori bilancio per 633.000 euro, frutto di un esproprio risalente a molti anni fa. Sono soldi che sono stati già pagati dalla Tesoreria comunale in virtù di un provvedimento giudiziario e questo ha purtroppo diminuito la potenzialità dell’anticipazione di cassa.

L’ex sindaco Gurrieri chiede 12.000 euro. Ma in cassa non ci sono

Tra i debiti fuori bilancio – strano a dirsi – anche la liquidazione dovuta all’ex sindaco Sebastiano Gurrieri. Si tratta di 12.000 euro, che sono dovuti per legge all’ex primo cittadino, che ha già fatto partire un decreto ingiuntivo, reclamando quanto gli spetta. “Queste somme però non erano state accantonate nei bilanci degli anni precedenti e quindi non ci sono – spiega l’assessore alle Finanze Salvatore Nicosia – sono certamente dovuti all’ex sindaco. Ma poiché non sono state previste in bilancio, i soldi non ci sono. Sono anch’esse un debito fuori bilancio”.

Salvatore Nicosia è preoccupato: “Sapevamo di trovare una situazione difficile, ma è certamente molto peggiore di quanto ci aspettassimo. Quando ci siamo insediati, ufficialmente, non c’erano debiti fuori bilancio. Ma c’erano tante somme da pagare per le quali non esisteva impegno di spesa. Sono certamente somme da pagare, ma per noi diventano debiti fuori bilancio, che incidono per quasi 4 milioni di euro. Non so se riusciremo ad evitare il dissesto”.

Il sindaco guarda al futuro. La prossima tappa è il bilancio di previsione 2023 per il quale gli uffici sono ora al lavoro. “È una grossa difficoltà – spiega Cutello – Il comune ha un deficit strutturale di 800.000 di euro. Ogni anno spende 800.000 euro in più di quanto incassa. Con questo gap, la situazione diventa davvero insostenibile. Dobbiamo approntare dei correttivi. Gli uffici sono al lavoro per questo”.

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